Parlando dell’inflazione il governatore di Bankitalia Fabio Panetta sottolinea la necessità di prudenza da parte della BCE nella riduzione del bilancio.
Attenzione all’inflazione ma non solo
Si tratta del primo intervento del presidente della Banca centrale italiana in merito alla politica monetaria. Un discorso che arriva nel giorno in cui escono i dati sull’inflazione in Europa. Questa è scesa in modo rilevante, dando manforte alla Banca centrale europea e alla sua politica monetaria. Una linea che Fabio Panetta ha sostenuto anche come membro del comitato esecutivo a Francoforte.
Per il governatore di Bankitalia si devono combattere l’inflazione e il caro vita ma senza irrigidirsi troppo. E la BCE deve seguire dati come sta facendo ora. Il fatto che l’economista richiami il bilancio e la sua riduzione occorre dopo le aperture da parte di Christine Lagarde in merito al dibattito su una conclusione non troppo distante dei rinvestimenti Pepp.
Qualcosa che sappiamo fortemente voluto dalla Germania. Tornando ai dati relativi all’inflazione, Eurostat ha reso noto che a novembre questo valore sceso al 2,4% dal 2,9% di ottobre nell’Eurozona. Un calo più basso rispetto a quello che si aspettavano sia la BCE che gli analisti. Tredici mesi fa era al 10,6%. Al momento il valore è sceso ai livelli di luglio 2021: un calo giustificato da quello del petrolio e del gas ma anche dalle indicazioni positive derivanti dal dato core.
Sebbene possa esserci un aumento del caro vita legato ad aspetti statistici, il governatore di Bankitalia sostiene che nel 2024 ”dovrebbe proseguire la discesa dell’inflazione virgola in particolare di quella di fondo”.
Cosa fare con i tassi di interesse
Parlando dei tassi di interesse, secondo la BCE questi si trovano in linea con il target da raggiungere del 2% dell’inflazione. Ma perché questo accada dovranno essere tenuti su questo valore per un tempo abbastanza lungo. Nonostante la necessità di seguire i dati il presidente della BCE ha escluso tagli per almeno sei mesi. Secondo i mercati, il primo calo utilt potrebbe avvenire a marzo o aprile del prossimo anno, toccando, entro la fine del 2024, una riduzione di oltre 100 punti base.
Secondo Fabio Panetta il mantenimento dell’attuale livello dei tassi di interesse dipenderà principalmente da come si evolveranno le variabili macroeconomiche. Questo potrebbe essere più breve nel momento in cui la debolezza dell’attività produttiva portasse essa stessa al calo dell’inflazione. Secondo il governatore di Bankitalia bisogna evitare rischi e danni all’attività economica e alla stabilità finanziaria. Anche perché la politica monetaria della BCE ha influito molto più di quello che era stato previsto sul credito.