La BCE ha deciso di optare per lasciare fermi i tassi al 4,50% senza produrre un nuovo rialzo. Ma sarà stata la scelta giusta per l’economia?
Giusta la mossa della BCE?
Va detto che la maggior parte degli esperti era convinta che questo stop sarebbe arrivato. Sebbene non tutti erano d’accordo nel ritenerlo però una buona mossa. In fin dei conti, al pari degli Stati Uniti anche l’Europa e di conseguenza la BCE hanno tenuto un atteggiamento molto restrittivo e aggressivo nei confronti della politica monetaria. Tutto per combattere l’inflazione.
Dove sta il problema? La criticità che sta passando l’Europa dal punto di vista economico è un mix di diversi fattori che stanno concorrendo a dar vita a una condizione molto difficile da gestire per tutti. La crisi energetica, l’inflazione, la capacità di spesa ridotta e la sofferenza della popolazione hanno messo davanti gli esperti della BCE a una scelta non facile.
Non dobbiamo dimenticare che a una situazione generale difficile proveniente dai mesi scorsi si è aggiunto anche il conflitto In Israele. Qualcosa che ha già mostrato di essere in grado di avere conseguenze sul prezzo delle materie prime e di conseguenza sui loro derivati.
All’interno del documento ufficiale che ha descritto il perché della decisione presa dalla BCE si può leggere ciò che ha portato i componenti del board a prendere questa strada. L’inflazione “resterà troppo elevata per troppo tempo e le pressioni sui prezzi interni restano forti”, si legge. “Allo stesso tempo, l’inflazione è diminuita notevolmente a settembre, anche a causa dei forti effetti base, e la maggior parte delle misure dell’inflazione di fondo hanno continuato ad allentarsi.”
Strategia che necessita di funzionare ora
È più che altro per questa ragione che si sta tentando di prendere una pausa: per capire se con questo livello di tassi si possa raggiungere l’obiettivo del 2%. Potrebbe essere definita la strategia del più alto più a lungo. Bisognerà vedere però se questo approccio risulterà essere immediatamente efficace.
Per il momento non sono poi stati aggiunti aggiornamenti in merito alla riduzione del bilancio. La BCE ha infatti confermato di essere intenzionata nell’ambito del Pepp a “reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza acquistati nell’ambito del programma almeno fino alla fine del 2024”.
Può questo stop del rialzo dei tassi far pensare che la BCE stia decidendo anche per un loro calo? Non è ipotizzabile, soprattutto perché l’inflazione con molta probabilità rimarrà alta ancora a lungo e farà penare e non poco i risparmiatori. Di certo la BCE dovrà osservare pienamente il contesto geopolitico europeo e internazionale perché i prezzi di energia e cibo potrebbero salire ancora.