Alle banche italiane servono 22 miliardi secondo Mediobanca

 Secondo quanto emerge dall’ultimo report degli analisti dell’ufficio londinese di Mediobanca Securities, le banche italiane potrebbero aver bisogno di 22 miliardi di euro a causa dell’aumento dei crediti dubbi. Le sofferenze bancarie hanno raggiunto l’85% dei mezzi propri degli istituti di credito del Belpaese contro una media europea del 40% e del 15% dei paesi scandinavi. Secondo gli esperti della banca di Piazzetta Cuccia, alle prime 10 banche italiane quotate in borsa servirebbero 22 miliardi.

L’analisi è stata riportata oggi da Il Corriere della Sera, ma viene sottolineato che non tutte le banche dovrebbero richiedere denaro fresco agli azionisti. Ad esempio, le due big Intesa SanPaolo e Unicredit dovrebbero essere già a posto con gli aumenti di capitale lanciati nei mesi scorsi. I due colossi bancari italiani hanno la capacità di far fronte alle perdite sui crediti con l’aumento dei profitti. I dubbi maggiori vengono sollevati su Banca Mps e Banco Popolare, che non avranno in futuro la stessa capacità di generazione degli utili di Ca’ de Sass e Piazza Cordusio.

Il report di Mediobanca Securities è stato stilato partendo da un campione di 33 banche europee, tra le quali vengono considerate le 10 principali banche italiane quotate. L’analisi non considera però solo i crediti in sofferenza, ma tutti i crediti dubbi secondo la normativa italiana, armonizzando poi tutti i crediti dubbi del campione. Sebbene le banche italiane si dimostrano più rigorose nei bilanci rispetto alle altre banche continentali, resta il problema dell’incidenza dei crediti dubbi sui mezzi propri che è in costante crescita come in nessun altro paese europeo.

Tra il 2008 e il 2011 i crediti sono aumentati appena del 2%, mentre le sofferenze sono aumentate del 112%. La metà delle 15 banche europee in deficit del campione sono così italiane. Il fabbisogno totale delle 33 banche europee considerate è di 80 miliardi di euro. Le banche britanniche avrebbero bisogno di 31 miliardi con Lloyds in prima fila (18 miliardi). Secondo Mediobanca Securities è necessario creare una bad bank, dentro la quale far confluire tutte le sofferenze e gli incagli.

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