L’imminente introduzione della direttiva Ucits IV

 Si parla praticamente di pochissimi giorni prima che venga introdotta per il suo debutto ufficiale la cosiddetta normativa Ucits IV: l’acronimo in questione, come si è più volte avuto modo di precisare, sta a indicare gli Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities, dei fondi comunitari per uno schema di investimento collettivo. In pratica, l’obiettivo è quello di agevolare e sviluppare l’integrazione che già esiste per quel che concerne il comparto del risparmio gestito, oltre alla sua efficienza. Tale direttiva, inoltre, va di fatto a riformare quella emanata dall’Unione Europea in materia di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari.

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L’entrata in vigore, infatti, è prevista esattamente nel momento successivo in cui vi sarà la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e la settimana decisiva dovrebbe essere proprio quella che comincia oggi. A quel punto, degli opportuni atti che saranno emanati dalla Consob (Commissione Nazionale di Società e Borsa) e della Banca d’Italia provvederanno a completare l’intero quadro di recepimento legislativo. È stato un compito specifico di Assogestioni, l’associazione che nel nostro paese si occupa proprio di risparmio gestito, inviare un’apposita circolare agli enti e società interessate, specificando come le disposizioni contenute all’interno del decreto sono il riflesso di molte delle richieste espresse in un documento conclusivo che ha riguardato l’attuazione del nostro paese della Ucits IV. Che cosa sarà possibile fare da questo punto di vista?

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Anzitutto, bisogna ricordare come gli Oicr di tipo armonizzato e quelli che non lo sono avranno l’opportunità di dar vita a strutture cosiddette “master feeder”, con un’unica autorità di vigilanza, la Consob appunto, chiamata a controllare le eventuali offerte in territorio italiano di organismi di investimento collettivo del risparmio di nazionalità estera. Il “passaporto” del prodotto assumerà pertanto una rilevanza davvero fondamentale. La giornata di ieri, infine, rappresentava l’ultimo termine disponibile per sostituire il prospetto semplificato con il nuovo documento che ha introdotto la direttiva, il Kiid.

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