Basilea 3 ancora un miraggio per molte banche europee

 I requisiti di Basilea 3 sono ancora lontani per diverse banche europee. Stando a quanto affermato a margine dell’esposizione dei dati statistici di Deloitte sul sistema creditizio del vecchio Continente, infatti, il 60 per cento dei 59 istituti di credito esaminati non rispetterebbe i ratio patrimoniali di breve termine che sono stati fissati dalla nuova regolamentazione, mentre il 44 per cento degli istituti indagati non rispetterebbe quelli di lungo termine.

Basilea 3 per le pmi

 Il direttore generale Abi, Giovanni Sabatini, ha recentemente dichiarato – nel corso dell’incontro istituzionale con il commissario europeo per i servizi, Michael Barnier, che “in una fase ancora complessa per l’economia nazionale e internazionale, è fondamentale scongiurare il rischio di un restringimento del credito, adottando un trattamento dei requisiti patrimoniali che non penalizzi le pmi, che rappresentano l’ossatura economica dell’Europa e, in particolare, dell’Italia“.

Abi contro Basilea III

L’Associazione bancaria italiana (Abi) si scaglia contro i rigidi criteri di Basilea III. Presente al recente seminario di Gubbio della propria Associazione, il presidente Giuseppe Mussari ha commentato in maniera particolarmente negativa gli step introduttivi di Basilea III, scagliandosi altresì contro l’Fmi, “reo” di aver espresso un giudizio troppo negativo nei confronti delle banche italiane, ritenute peggiori di quelle spagnole. Una “colpa” che ha lanciato una serie di esposti in procinto di avviarsi verso il Consiglio europeo.