Negli ultimi giorni sembra essere stata siglata una tregua Vivendi-Elliot in ambito Telecom: la società francese ha infatti ritirato la sua mozione per ottenere un nuovo cambio di Governance. La domanda che ci si pone è: cosa sta succedendo?

Negli ultimi giorni sembra essere stata siglata una tregua Vivendi-Elliot in ambito Telecom: la società francese ha infatti ritirato la sua mozione per ottenere un nuovo cambio di Governance. La domanda che ci si pone è: cosa sta succedendo?

Se quel che si sta presentando alla vigilia rappresenta fedelmente quello che potrebbe avvenire il 29 marzo, Elliott ritroverà conferma delle sue posizioni da parte dell’assemblea degli azionisti. Anche Frontis infatti ha consigliato di votare contro le proposte di Vivendi.

Nuovo scontro, l’ennesimo, tra Elliott Management e Vivendi sulla governance di Telecom: l’assemblea che potrebbe portare ad un nuovo cambio di cda nell’azienda si avvicina e gli animi si scaldano, in entrambe le anime della società.

Cassa Depositi e Prestiti e Elliott Management sempre più unite in Telecom per abbattere (idealmente) Vivendi? Sembra proprio essere quello che sta avvenendo, soprattutto dopo che si è appreso nel fine settimana che la controllata dallo Stato vuole aumentare il suo capitale all’interno della società.

Passano i mesi, cambiano gli amministratori delegati ma Vivendi non ci sta a perdere, soprattutto all’interno di Telecom Italia: non stupisce quindi che abbia convocato un’assemblea per revocare i consiglieri in quota Elliott. La domanda sorge spontanea: qualcuno prima o poi penserà al bene dell’azienda?

Banco Bpm ha scelto Elliott e Credito Fondiario per potersi liberare dal peso dei crediti deteriorati. Si tratta per l’istituto bancario dell’ultima cessione “massiva” di non performing loans per una cifra che potrebbe superare i 7 miliardi.

In una giornata già molto carica di impegni il cda della Telecom non dovrà preoccuparsi del Governo e del Golden Power: è stata infatti smentita da Palazzo Chigi l’esecuzione di un potenziale incontro tra le due parti a proposito di tale “problema”.

E’ iniziata alle 11 l’assemblea degli azionisti di Telecom chiamata a eleggere il nuovo consiglio di amministrazione: i lavori saranno diretti dal consigliere Franco Bernabè e la presenza del capitale è molto alta: si staglia infatti per procura o rappresentazione diretta al 66,77%.

Il fondo Elliott Management conferma il suo “pieno supporto” ad Amos Genish e sottolinea che “non c’è alcun piano alternativo” a quello costruito dall’ad di Telecom. E’ questa l’ultima puntata della lotta intestina tra gli americani e Vivendi in attesa dell’assemblea del prossimo 4 maggio.

A sorpresa il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso di Tim e Vivendi: ecco quindi che dall’ordine del giorno dell’assemblea di domani verrà eliminato tutto ciò che riguarda la revoca dei consiglieri francesi richiesta dal fondo Elliott Management.

E’ estenuante il botta e risposta tra Elliot Management e Vivendi in merito alla Telecom e ciò che sta accadendo in queste ore porta a pensare che si arriverà al 24 aprile in questa esatta situazione di tensione tra le due anime più “rumorose” della società.

In attesa del parere del Tribunale di Milano sul ricorso da lei presentato, e mentre si aspettano resoconti sull’assemblea straordinaria Telecom prevista per oggi, Vivendi attacca Elliott Management in merito alla sua intenzione di spodestare la società francese come socio di maggioranza in Tim.

Nuovi percorsi si aprono per Telecom Italia: Elliott Management ha reagito all’ultima mossa di Vivendi e sta mettendo in atto una vera e propria prova di forza raggiungendo l’8.8% e puntando ad un 13,7% che non sembra poi tanto distante.

Shock Telecom: Vivendi reagisce ai tentativi di modificare l’assetto societario di Elliott Management facendo cadere il cda con le dimissioni in blocco di ben 8 soci. Cosa accadrà adesso? Al momento le uniche cose certe sono la “reggenza” di Franco Bernabé che assume l’incarico di vicepresidente e la presenza di Amos Genish come amministratore delegato.
