Potenziati gli scambi commerciali tra Italia ed Egitto

Potenziare la partnership commerciale ed industriale tra Italia ed Egitto. È questo l’obiettivo del vertice bilaterale tra i due paesi che si è svolto, a Villa Madama, mercoledi 4 giugno. Tre gli accordi siglati: in materia di Politica Estera, Politiche agricole (cooperazione industriale nel settore marittimo e pesca) e Beni Culturali (protezione e restituzione di beni e per il restauro del museo egizio del Cairo.

Presente oltre al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il Presidente egiziano Hosny Mubarak, una schiera di ministri. In rappresentanza del governo italiano c’erano i ministri degli Esteri Franco Frattini, dello Sviluppo economico Claudio Scajola, delle Politiche agricole Luca Zaia, della Cultura Sandro Bondi e dei Trasporti Altiero Matteoli.

MEF: buon andamento delle entrate fiscali e contenuta evoluzione della spesa

In via provvisoria, il fabbisogno di marzo e’ risultato pari a 11,7 miliardi, inferiore di 4,9 mld rispetto a quello registrato nel mese di marzo 2007, pari a 16.607 milioni. Nel primo trimestre del 2008 si e’ invece registrato complessivamente un fabbisogno di 20,3 mld, inferiore di circa 4 mld al 2007, risultato pari a 24,247 mld. Lo rende noto il ministero dell’Economia e delle Finanze aggiungendo che il risultato è dovuto a maggiori entrate fiscali, contenimento della spesa e malgrado maggiori oneri per il debito per 750 milioni ed 1 miliardo di anticipo per ridurre il deficit sanitario.

In una nota, il Mef spiega che

la riduzione del fabbisogno di marzo risulta determinata dal buon andamento delle entrate fiscali e da una contenuta evoluzione della spesa, in linea con le previsioni. Va inoltre notato come il saldo del mese incorpori maggiori oneri di interessi sul debito per circa 750 milioni e l’erogazione di circa 1.000 milioni per il pagamento di una quota delle anticipazioni programmate per l’estinzione dei debiti sanitari degli anni passati.

Singapore: Food & Hotel Asia 2008

Singapore è una fiorente città-stato che ha supplito alla mancanza di risorse naturali diventando uno dei massimi centri commerciali e finanziari dell’Asia. Pur essendo una città di cemento, vetro e acciaio, è famosa per la sua ingegnosità tecnologica. È molto sviluppata e assicura un alto tenore di vita agli abitanti. Il settore agricolo non ha grande importanza; infatti Singapore è appunto un grande centro commerciale e finanziario. La Cina ha nel mese scorso siglato un memorandum di intesa con Singapore per consentire a un gruppo di banche selezionate di investire i fondi dei clienti nei mercati azionari della città-stato. Lo ha annunciato l’autorità di vigilanza bancaria (Cbrc), aggiungendo che sta concludendo accordi simili con Giappone, Germania e Stati Uniti. Attualmente, le banche cinesi possono investire i fondi dei clienti soltanto a Hong Kong e in Gran Bretagna. Anche l’attività mercantile è molto praticata, grazie al suo legame con il traffico portuale. Dal 22 al 25 aprile si terrà a Singapore la Fiera Food & Hotel Asia 2008, esposizione biennale nata nel 1978. che nel 2006 è stata allestita su una superficie di 65.000 m2 ha ospitato 2.330 aziende provenienti da 69 Paesi (di cui 130 dall’Italia). Il Salone è stato visitato da 23.045 operatori locali di cui 13.613 stranieri (pari al 37% del totale) provenienti da 33 Paesi.