Jp Morgan sotto accusa per truffa con i subprime

 La banca d’affari americana Jp Morgan è finita nel mirino della Procura di New York con l’accusa di truffa per le cartolarizzazioni avviate nel 2006. Le autorità americane sono pronte a dare battaglia ai colossi bancari per cercare di individuare le responsabilità di coloro che provocarono il tracollo del settore dei mutui, in particolare i subprime, dando il via alla peggiore crisi finanziaria dai tempi della Grande Depressione. La prima banca sotto accusa è senza dubbio una delle firme più prestigiose della finanza mondiale, ovvero Jp Morgan.

Perdita JP Morgan su derivati a 9 miliardi secondo NY Times

 Ritorna a far discutere lo scandalo JP Morgan relativo alle scommesse speculative sui derivati finanziari messe in atto dal Chief Investment Office di Londra, in particolare dal trader soprannominato la Balena londinese (London Whale) appartenente appunto alla divisione guidata fino a qualche tempo fa da Ina Drew, ora dimissionaria. Secondo il New York Times le perdite sui derivati di JP Morgan potrebbero raggiungere addirittura i 9 miliardi di dollari. Inizialmente si parlava di 2-3 miliardi di dollari, invece la perdita dovrebbe essere alla fine più che sbalorditiva se si considera il fatto che è stata generata da un un’unica divisione di trading sui derivati.

JP Morgan indagata per scommesse vietate sui derivati

 Continuano le indagini federali sulle attività di trading della banca d’affari americana JP Morgan. La Commodity Futures Trading Commission (CFTC), cioè l’organismo di controllo sul mercato dei contratti derivati, sta provando a stringere il cerchio sulle attività speculative del colosso finanziario a stelle e strisce per capire se ci sono effettivamente gli estremi per far scattare le accuse formali di truffa contro la banca e i suoi trader. Qualche settimana fa la banca aveva denunciato perdite miliardarie a seguito di scommesse azzardate effettuate da alcuni trader, in particolare dall’ufficio londinese capitanato dalla ormai dimissionaria Ina Drew.

Rischio derivati JP Morgan da 100 miliardi

 Lo scandalo relativo alle attività di trading sui derivati, che è costato finora a JP Morgan una perdita da oltre 2 miliardi di dollari in sei settimane, potrebbe essere soltanto una piccola falla in un sistema di operazioni sui prodotti finanziari derivati ben più complesso. Inoltre, sembra che il ceo della banca d’affari americana, Jamie Dimon, fosse a conoscenza delle strategie della divisione sotto accusa, vale a dire il chief investment office di Londra. Questo ufficio, guidato fino a pochi giorni fa dalla dimissionaria Ina Drew, avrebbe accumulato un portfolio da 100-150 miliardi di dollari in titoli ad alto rischio, come gli asset-backed securities (Abs).