STmicroelectronics lascia joint venture ST-Ericsson

Il gruppo italo francese STMicroelectronics ha annunciato – attraverso una nota ufficiale – l’intenzione di disimpegnarsi dalla joint venture St-Ericsson, quale parte integrante di una revisione del piano strategico che punta a consolidare un margine operativo di almeno 10 punti percentuali. Nella nota, STMicroelectronics ha ricordato che l’addio della joint venture costituita con la società svedese Ericsson, avverrà dopo un periodo di transizione che, nelle intenzione delle parti, dovrebbe concludersi entro il terzo trimestre 2013.

La notizia non è totalmente sorprendente. La joint venture non ha prodotto alcun utile dal momento della sua formazione, nel 2009, e ha visto i propri ricavi calare fortemente nel corso degli ultimi due anni, a principale causa del declino di Nokia, che una volta era il suo maggior cliente. “Ad aprile ST-Ericsson ha annunciato che avrebbe tagliato 1.700 posti di lavoro e trasferito parte dello sviluppo prodotti a STMicro per ridurre i costi. Gli analisti di Bank of America Merrill Lynch hanno accolto con favore la decisione di STMicro, promuovendo il titolo a “buy” con un target price di 6,25 euro” – sottolinea un comunicato Reuters (vedi anche il nostro precedente focus sulla revisione stime da parte di Deutsche Bank).

“Dividendo la società tra le attività analogiche a bassa intensità di capitale, alto cash flow e margini solidi da una parte e la jv wireless in perdita dall’altra riteniamo probabile un re-rating per Stm”, si legge in proposito in una nota degli analisti. “Ericsson, per parte sua, ha reso noto di aver avviato delle trattative con il partner per trovare “una soluzione strategica adatta” per la jv. Contattato da Reuters un portavoce ha dichiarato che il gruppo non intende rilasciare commenti sulla decisione che prenderà in merito alla propria partnership a esito delle trattative” – ricordava ancora Reuters.

All’interno del piano, la società punta altresì a ridurre le spese operative trimestrali nette a circa 600 milioni di dollari entro l’inizio del 2014.

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