Droga, tasso di cambio e riciclaggio

La droga sarà una delle peggiori emergenze dei prossimi anni. E lo sarà ancor di più se di fronte a questa piaga continueremo a fare finta di nulla, lasciando che il mercato delle sostanze stupefacenti continui ad alimentarsi all’infinito. Il consumo di droga è aumentato vertiginosamente in gran parte d’Europa occidentale, secondo un rapporto pubblicato l’anno scorso dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine. In Italia, l’uso di droga è salito al 2,1% della popolazione generale nel 2005 dal 1,1% appena quattro anni prima. In Francia, è triplicato dal 2000 al 2005, dal 0,2% al 0,6% della popolazione adulta. L’uso di cocaina in Inghilterra è raddoppiato dal 1998 al 2006, in base al Britain’s National Health Service, per il 2,4% tra gli adulti. Il boom di cocaina, unito al continuo rafforzamento dell’euro, hanno alimentato la crescita di una ulteriore industria: il riciclaggio di euro. Tanto l’euro si apprezza, tanto per uno spacciatore europeo sarà meno costoso acquistare droga oltreoceano, perché con pochi euro si può acquistare un gran numero di moneta sudamericana. Lo scopo del riciclaggio di denaro è quello di mascherare le penali origini di illeciti guadagni tramite operazioni apparentemente legittime.