Honda trasferisce ricerca e sviluppo all’estero per accrescere la produzione

 Il presidente della Honda Motor Co., Takeo Fukui, ha annunciato che l’azienda automobilistica asiatica potrebbe spostare il settore della ricerca e sviluppo fuori dal Giappone, al fine di accrescere la produzione oltreoceano nel caso lo yen dovesse rafforzarsi ulteriormente. Lo stesso Fukui ha così spiegato i dettagli dell’annuncio:

Avremmo bisogno di ridurre la nostra capacità interna se la valuta giapponese dovesse continuare a essere scambiato a una quota superiore ai 90 yen per dollaro. L’azienda potrebbe decidere di porre termine all’importazione di prodotti completi.

 

Honda, seconda maggior azienda del Giappone per quanto riguarda la costruzione di autoveicoli, si aspetta ora che i prossimi sei mesi comporteranno notevoli perdite per la prima volta negli ultimi quindici anni. Il governo giapponese ha, tra l’altro, fatto sapere che ci sono possibilità di un suo intervento nei mercati valutari per proteggere l’economia del paese. Il primo ministro giapponese, Taro Aso, ha subito molte pressioni per interrompere l’impennata dello yen nei confronti del dollaro, evento che ha provocato l’erosione del valore delle esportazioni della nazione asiatica. Il prodotto interno lordo, inoltre, ha subito una contrazione di 1,8 punti percentuali nel terzo trimestre del 2008. Ogni yen che viene guadagnato contro il dollaro provoca un taglio del profitto operativo annuale della Honda di circa 18 miliardi di yen, secondo alcuni dati forniti dalla compagnia.

Sharp rivede al ribasso le sue previsioni di crescita: la società giapponese risente della crisi delle vendite di elettronica

 Sharp Corp., la maggiore compagnia di telefonia mobile e di televisori a cristalli liquidi del Giappone, ha dovuto abbassare le sue previsioni di profitto per il 2008 del 43%, dopo che la crisi economica globale ha reso critica la situazione della domanda del settore elettronico. Il reddito netto dovrebbe probabilmente scendere del 41% nell’anno che si concluderà il 31 marzo 2009, raggiungendo quota 60 miliardi di yen (580 milioni di dollari): la cifra è notevolmente inferiore rispetto ai 105 miliardi di yen previsti dagli economisti giapponesi.

 

Le vendite dovrebbero invece rimanere invariate a 3,42 trilioni di yen. La Sharp prevede il suo profitto più basso degli ultimi sei anni, anche perchè le vendite del settore della telefonia mobile nella nazione asiatica si sono indebolite e la domanda di prodotti elettronici è in declino ovunque. La crisi finanziaria porterà a dei guadagni più bassi rispetto a quelli preventivati dalla compagnia, così come ha anche ribadito Toshishige Hamano, vicepresidente esecutivo della Sharp. Amir Anvarzadeh, direttore della KBC Financial Products di Londra, ha affermato che:

Il rallentamento verificatosi nella domanda di telefoni mobile in Giappone è la principale preoccupazione per ora. La pressione sul prezzo degli schermi LCD dovrebbe essere di ausilio.

Sta per nascere il secondo colosso alimentare giapponese: imminente la fusione tra Meiji Dairies e Meiji Seika

 La Meiji Dairies Corp., la maggior azienda casearia del Giappone, e la Meiji Seika Kaisha Ltd., azienda collegata specializzata nella produzione di dolci da pasticceria, hanno annunciato la loro prossima fusione: tale unione creerà in tal modo la seconda più grande azienda alimentare del paese asiatico, dato che aumenteranno i costi degli ingredienti. I due produttori alimentari hanno affermato in una dichiarazione al Tokyo Stock Exchange che la fusione avrà luogo il prossimo 1° aprile.

Entrambe le società potranno detenere circa lo stesso numero di azioni nella nuova società unificata: azioni che avranno un valore di 3,7 miliardi di dollari. La “riunificazione” dei produttori alimentari, processo iniziato più di 90 anni fa come parte della Tokyo Confectionery Co., favorirà sicuramente il potere di acquisto per ingredienti come il cacao e il frumento, i quali hanno già raggiunto livelli record quest’anno.