Prima trimestrale Fiat 2013 deludente

 Fiat ha pubblicato gli ultimi dati trimestrali di inizio 2013. Dati che hanno deluso la buona parte degli analisti, che hanno sottolineato come il trading profit fosse inferiore a quanto precedentemente atteso, prevalentemente a causa del prossimo lancio dei modelli Chrysler. Nonostante questa attenuazione della redditività, la società torinese ha confermato le previsioni per il 2013, fornendo rassicurazioni sul recupero dell’azienda americana.

Fiat -4% bocciata dai broker dopo i conti trimestrali

 Non si ferma la discesa in borsa del titolo Fiat, pesantemente bocciata dai mercati e dagli analisti finanziari. Dopo la presentazione dei conti del terzo trimestre, le azioni delle casa automobilistica torinese stanno sperimentando una robusta discesa: ieri il titolo ha chiuso con una perdita del 4,66%, mentre stamattina la flessione è al momento pari al 4,97% a 3,77 euro. Il titolo ha toccato un minimo intraday a 3,758 euro, ovvero il livello più basso da inizio agosto scorso. Sempre ieri i volumi sono stati i più alti da febbraio scorso.

Fiat -3% dopo conti terzo trimestre 2012

 Brusca inversione di marcia per il titolo Fiat, che a Piazza Affari mostra un calo del 3,01% a 3,998 euro. Stamattina le azioni della casa automobilistica torinese erano in forte rialzo, in attesa della pubblicazione dei conti del terzo trimestre dell’anno. Il titolo aveva toccato un massimo di giornata a 4,256 euro, poi c’è stata l’inversione del trend intraday e il raggiungimento di un nuovo minimo a due mesi e mezzo a 3,962 euro. La volatilità in forte aumento e nelle prossime ore potrebbero esserci altri colpi di scena.

Trimestrale Fiat in nero grazie a Chrysler

 Fiat Spa ha evidenziato una trimestrale tutto sommato positiva grazie alla controllata americana Chrysler. Infatti, senza l’effetto positivo generato dal gruppo di Auburn Hills, il Lingotto avrebbe chiuso il bilancio del primo trimestre del 2012 con un passivo superiore ai 200 milioni di euro. L’importanza di Chrysler per i conti Fiat è palese, visto che la controllata americana incide per il 60% circa del fatturato, oltre il 100% dell’utile di gestione ordinaria e assorbe più del 60% degli investimenti. Tra l’altro l’amministratore delegato italo-canadese di Fiat (ma anche di Chrysler), Sergio Marchionne, ha dichiarato che quasi certamente verrà acquistato a luglio un altro 3,32% di Chrysler.