Il Pakistan si affida al FMI per sanare il suo debito: imminente l’incontro tra le due parti

 Il Pakistan, ritenuto il paese prestatore più rischioso al mondo, potrebbe cercare l’ausilio del Fondo Monetario Internazionale al fine di evitare il mancato pagamento delle sue obbligazioni debitorie: la notizia è stata annunciata da Shaukat Tarin, consulente finanziario del primo ministro del paese asiatico. La nazione dell’Asia meridionale potrebbe infatti aver bisogno di più di 6 miliardi di dollari per riassestare le sue riserve di valuta, dopo che vi è stata una riduzione del 74% lo scorso anno: per il 2009 è previsto che il Pakistan fronteggerà un debito di 3 miliardi di dollari nei costi dei servizi.

 

Standard & Poor’s ha avanzato dubbi riguardo al fatto che tale debito possa essere pagato e, conseguentemente, ha tagliato il rating di valuta straniera di lungo termine di ben sette livelli. È stato previsto che il paese asiatico potrebbe necessitare di 4,5 miliardi di dollari per fronteggiare la crisi e sta già lavorando ad alcuni progetti, tra cui quello che prevede la ricerca di prestiti presso la World Bank, la Asian Development Bank e il Department for International Development del Regno Unito.

 

La EBRD investe nell’economia mongola: le vendite al dettaglio e il comparto estrattivo godranno dei maggiori benefici

 La European Bank for Reconstruction and Development (EBRD: Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo) sta pianificando di potenziare del 50% i suoi investimenti in Mongolia per quest’anno: tali investimenti verranno destinati in particolare alle industrie operanti nei più diversi settori, dal commercio al dettaglio al comparto estrattivo. La banca accrescerà la spesa nella nazione asiatica fino a 50 milioni di euro e prevede, inoltre, un ulteriore guadagno di 100 milioni di euro nel 2009, secondo quanto riferito da John Chomel-Doe, il direttore della banca per la Mongolia.

Gli investimenti esteri del paese asiatico hanno raggiunto i 500 milioni di dollari nel 2007, il 67% dei quali proviene dal settore estrattivo e il 22% da quello alimentare, secondo i dati della Banca Mondiale. Tra il 2005 e il 2007, il totale degli investimenti diretti esteri era pari a 1,2 miliardi di dollari. La EBRD aveva già effettuato alcuni investimenti in Mongolia in passato: investimenti che includono una catena di supermercati, una banca, una compagnia estrattiva, una miniera di carbone e un’azienda produttrice di succhi di frutta.