Tassi di interesse BCE all’1% a giugno 2012

 La Banca Centrale Europea ha mantenuto il livello dei tassi di interesse invariato all’1%, in linea con le attese degli analisti finanziari. Secondo quanto affermato dal governatore della BCE, Mario Draghi, la decisione non è stata presa all’unanimità, in quanto c’erano alcuni membri del board dell’Eurotower che richiedevano sin dalla riunione odierna una riduzione del tasso di un quarto di punto. In effetti, alcuni analisti finanziari avevano stimato una riduzione dei tassi allo 0,75% già da oggi, considerando le recenti turbolenze nell’area euro e la scarsa crescita economica.

Draghi ha ribadito che la BCE non fornisce indicazioni su eventuali modifiche future dei tassi di interesse, anche se ormai il taglio dei tassi appare scontato per la riunione del prossimo luglio. Entro settembre il tasso del rifinanziamento principale in Eurolandia dovrebbe scendere allo 0,5%, tant’è vero che l’Euribor e l’Eonia quotano già sotto l’1%. Draghi ha fornito anche le nuove stime sul prodotto interno lordo e l’inflazione nella zona euro per il biennio 2012-2013.

TITOLI DI STATO EUROPEI AD ALTO RISCHIO NEL 2012

Per l’anno in corso gli economisti dell’Eurotower si aspettano che il pil possa crescere tra il -0,5% e il +0,3%, mentre per il 2013 il pil dovrebbe crescere tra lo 0% e il 2%. Per ciò che concerne l’inflazione, l’indice dei prezzi al consumo nella zona euro dovrebbe crescere tra il 2,3% e il 2,5% per l’anno in corso, mentre nel 2013 la crescita attesa è compresa tra l’1% e il 2,3%. Draghi ha escluso un nuovo piano di rifinanziamento a lungo termine, attraverso le aste LTRO (Long-Term Refinancing Operations), ma ha annunciato che fornirà liquidità illimitata alle banche.

SPREAD SPAGNA AI MASSIMI STORICI

Per quanto riguarda la crisi della Spagna, Draghi ha dichiarato che spetta al governo di Madrid decidere se ricorrere o meno agli aiuti finanziari attraverso il fondo salva-stati europeo Efsf. L’andamento delle borse europee è molto positivo, in particolare Piazza Affari sale del 2,55%. Lo spread Btp-Bund è in leggero calo sopra 420 punti base, mentre lo spread spagnolo resta sopra 500 punti base. Sul mercato Forex il tasso di cambio euro/dollaro quota a 1,25.

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