Mediaset primo rosso in bilancio della storia

 Il gruppo Mediaset ha chiuso per la prima volta nella sua storia un bilancio in rosso. Erano ormai 16 anni che il gruppo televisivo di Cologno Monzese non chiudeva un trimestre e un bilancio di nove mesi in perdita. Questa volta è accaduto, tra l’altro in un contesto di congiuntura economica decisamente sfavorevole in Italia e in Spagna, ovvero i due paesi dove il gruppo del Biscione ha praticamente tutto il suo giro d’affari. Il terzo trimestre si è chiuso con una perdita di 88,4 milioni di euro.

I primi nove mesi dell’anno, invece, hanno evidenziato una perdita di 45,4 milioni di euro. A fine giugno il gruppo aveva registrato un utile di 43,1 milioni e nel secondo trimestre il risultato netto era stato positivo per 32,7 milioni di euro. Ciò vuol dire che la situazione è precipitata a partire da questa estate, in particolare ad agosto che ha visto la raccolta pubblicitaria scendere pericolosamente a causa della mancanza di eventi trainanti in palinsesto, rispetto ad esempio alla Rai o Sky che trasmettavano le Olimpiadi di Londra.

A settembre la raccolta pubblicitaria è poi crollata a -23,3%. Per ottobre dovrebbe esserci un altro calo del 23% secondo Publitalia. A fine 2012 Mediaset chiuderà il bilancio in perdita, dopo che lo scorso anno aveva realizzato un utile netto consolidato di 225 milioni di euro. Quest’anno Mediaset dovrebbe essere la zavorra del gruppo Fininvest, considerando che AC Milano dovrebbe ridurre la perdita a circa 7-10 milioni di euro dal precedente rosso di 137 milioni accumulato in un paio d’anni.

Prima dei conti trimestrali gli analisti si aspettavano che la società televisiva potesse comunque chiudere l’anno in profitto di 38 milioni di euro. Secondo il cfo del gruppo, Marco Giordani, al momento è troppo presto per parlare della politica di distribuzione dei dividendi. Il management è impegnato prima di tutto nel deleverage per rimettere i conti in ordine. Ieri il titolo Mediaset è sceso sui minimi a tre mesi, chiudendo con un rialzo dello 0,55% a 1,275 euro.

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