Banca mondiale: aumentano i prezzi dei cereali e cresce la povertà

La Banca Mondiale è stata fondata nel 1945 da 184 Paesi e alla fine del 2007 il totale dei prestiti concessi ai Paesi superava i 500 miliardi di dollari USA. La Banca Mondiale ha come finalità istituzionale la riduzione della povertà nei Paesi di reddito medio o basso e in quelli poveri con il sostegno dello sviluppo sostenibile e con la utilizzazione di un’ampia gamma di prodotti e di strumenti finanziari come i prestiti, le garanzie, e con una serie di servizi come i programmi d’assistenza tecnica, i servizi di consulenza, ecc.


Proprio dalla Banca mondiale arriva l’allarme cibo, lo ha detto il presidente della Banca mondiale, Robert Zoellick, nel corso della conferenza stampa di chiusura dei lavori del Development Committee:

Sulla base di una prima analisi stimiamo che il raddoppio dei prezzi dei beni alimentari registrato negli ultimi tre anni potrebbe far precipitare nella miseria piu’ nera 100 milioni di individui che vivono nei paesi poveri.

Nei giorni scorsi, Zoeelick ha ricordato che l’ aumento dei prezzi dei prodotti alimentari sta creando nuove e maggiori tensioni. Il prezzo del riso e’ aumentato del 75% in soli due mesi e quello del grano ha spiccato un balzo del 120% nell’ultimo anno. Il costo di un filone di pane e’ praticamente raddoppiato e in un Paese come lo Yemen una famiglia media spende piu’ di un quarto delle sue entrate per comprarlo.

Il problema del balzo dei prezzi dei beni alimentari è stato sollevato anche dal governatore di Bankitalia Mario Draghi che, in comunicato in cui ha parlato della missione della Banca Mondiale, ha affermato che, allo stato attuale molti passi sono stati fatti avanti, ma il ritmo è stato sbilanciato tra le regioni e i diversi paesi.

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