Crisi Euro: Piazza Affari tenta il recupero, spread in calo

Ennesimo colpo di reni per Piazza Affari; l’avvio positivo di oggi rilancia il FTSE-Mib verso il recupero dei 16000 punti con tre candele successive verdi, mentre lo spread conferma la positività rientrando leggermente e riducendo le distanze con la Germania.

Bene Salvatore F., che con oltre il 2,40% di guadagno guida il listino posizionandosi davanti a Telecom (+2.23%) e Unicredit (+1.92%). Bene tutto il settore bancario e male invece Finmeccanica, maglia nera per ora con circa un punto e mezzo di perdita.

Anche se il listino è positivo, il mercato non può fare a meno di pensare al mese appena concluso, che rispecchia in pieno il periodo di crisi; l’indice PMI composito sulla produzione si è attestato a 46,1 punti, poco sopra la stima precedente (45,9 punti) ma sotto al dato di agosto, pari a 46,3 punti. L’indice delle attività terziarie dell’Eurozona si conferma in linea con le attese (46,1 punti con 46,0 punti di previsione) ma, anche in questo caso, in ribasso rispetto al dato di Agosto scorso (47,2 punti).

I dati negativi però non influenzano il sentiment degli investitori, che vedono ancora in Ottobre 2012 il mese del riscatto; l’eventuale rialzo di oggi, se confermato, invertirà la tendenza degli ultimi giorni di settembre 2012, rilanciando al rialzo l’indice italiano. Fondamentale però è in questo momento il supporto di Wall Street; l’eventuale tenuta di 13450 durante le contrattazioni di oggi oltre oceano darà una spinta notevole ai rialzisti, che invece invertiranno la rotta con la perdita di questo supporto statico. Al di là dei dati del mese precedente, l’aria che tira ora sulle Piazze Mondiali e di un recupero immediato e la tenuta dei supporti chiave confermerà questa ipotesi, scongiurando per almeno altre 4 settimane il ritorno verso i minimi del 2009. Le divergenze sulle Piazze infine consigliano che quella che beneficerà di più di una fase rialzista sarà proprio Piazza Affari, che in precedenza ha contenuto l’euforia rialzista favorendo invece una fase di compressione.

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