Bond Enel 2020 registra un grande successo

 Grande successo per il collocamento del bond Enel scadenza 2020, che sfrutta la minore tensione sul mercato del debito e l’effetto-Draghi che dallo scorso 26 luglio ha ridato fiducia agli investitori internazionali stabilizzando borse e bond. Il colosso elettrico italiano è tornato su piazza dopo sette mesi di assenza collocando un bond a 8 anni, che è piaciuto molto ai grandi investitori istituzionali. Il libro ordini ha raggiunto i 6 miliardi di euro, ma alla fine Enel ha emesso 1 miliardo di euro di bond.

Il rendimento lordo si è attestato a 360 punti base sopra il tasso midswap, 15 punti in meno rispetto alla guidance iniziale e 25 punti base in meno rispetto al Btp. La cedola annuale è stata fissata al 4,875%, meno di quanto il gruppo guidato dall’amministratore delegato Fulvio Conti aveva pagato per il bond a 6 anni emesso lo scorso febbraio con una cedola annua del 4,885%.

Enel ha voluto approfittare dell’effetto-Draghi e delle recenti dichiarazioni effettuate dal banchiere centrale europeo relativamente alla possibilità di acquistare bond con scadenza fino a tre anni senza determinare così un contesto di finanziamento agli stati sovrani.

La scelta di collocare un bond con scadenza 2020 è dettata anche dalla volontà di allungare la vita media residua del debito che al momento è di 6,8 anni. Il bond Enel ha un rating “Baa1” da parte di Moody’s e “BBB+” da parte di Standard & Poor’s. Il collocamento è stato seguito da 12 grandi banche: 6 hanno avuto il ruolo di lead manager (Bnp Paribas, Hsbc, Jp Morgan, Citigroup, Credit Agricole, Morgan Stanley) e altri 6 un ruolo di book runners (tra cui Unicredit, Mediobanca e Banca Imi).

Il bond è stato collocato presso investitori inglesi e irlandesi (24%), italiani (20%), tedeschi e austriaci (16%), francesi (15%) e svizzeri (7%). I grandi fondi hanno acquistato il 67% dell’ammontare totale, mentre le compagnie assicurative il 14% (una cifra simile anche le banche). Enel però paga più del competitor francese Edf, che ha emesso 2 miliardi di euro di titoli con cedola del 2,75%.

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