Consob, monito all’Italia: attenzione al bail in bancario

La Consob lancia un monito all’Italia attraverso il presidente Giuseppe Vegas: è necessario ridefinire leggi e strategie e fare attenzione al bail in bancario . Non gira intorno alle parole l’esperto presentando la sua relazione annuale e si rivolge direttamente al mercato finanziario di Milano.

Il punto per l’analista è uno solo: non si può contare in eterno su una politica comprensiva dell’Europa ed i classici “rubinetti aperti“, secondo lo stesso,  nei confronti del nostro paese si chiuderanno ed a breve. Non si può infatti ignorare quello che sta succedendo negli Stati Uniti ed il fatto che un Italia l’inflazione sta salendo. Spiega Giuseppe Vegas:

L’inflazione si sta progressivamente riportando in prossimità dell’obiettivo del 2 per cento, mentre negli Stati Uniti è già in corso un inasprimento monetario. L’Italia dovrà preparasi ad affrontare la nuova situazione che si profila, non potendo più contare sul puntello esterno della leva monetaria.

Già in passato, proprio per via del bail in bancario la Banca d’Italia si è poi trovata in posizioni critiche ed il bilancio da questo punto di vista “non può dirsi positivo” al momento. Non si è tenuto infatti conto dall’Europa che l’impatto sui piccoli risparmiatori in merito alle decisioni prese è stato più forte del previsto. E’ necessario, secondo il presidente della Consob modificare le normative vigenti e farlo in fretta, introducendo tra l’altro delle soglie di salvaguardia anche per gli obbligazionisti. Anche la disciplina italiana sull’Opa deve essere migliorata. E su Piazza Affari tuona:

Oggi la Borsa ha perso centralità: gli italiani tendono sempre di più ad allocare il proprio risparmio, oltre che nei fondi, presso conti correnti bancari o postali. E’ un segno di ansia per il futuro. Fra il 2007 e il 2016 l’incidenza dei depositi bancari e postali sulle attività finanziarie totali è passata dal 38,1% al 46,8%, mentre la ricchezza detenuta in azioni e titoli di debito pubblico è passata, rispettivamente, dal 10,5% al 5,3% e dal 13,4% al 10,8%.

E’ ora di muoversi e di farlo in modo corretto.