Acs valuta una contro opa su Abertis ed Atlantia finisce immediatamente sotto i riflettori a Piazza Affari. La conferma dell’interesse del gruppo spagnolo di costruzioni sta facendo il buono ed il cattivo tempo sui titoli della società.
L’ Opa su Unieuro porterà il Governo a mettere in campo il Golden Power? È una domanda questa che maggiori esperti si stanno ponendo. E
Acs valuta una contro opa su Abertis ed Atlantia finisce immediatamente sotto i riflettori a Piazza Affari. La conferma dell’interesse del gruppo spagnolo di costruzioni sta facendo il buono ed il cattivo tempo sui titoli della società.
La Consob lancia un monito all’Italia attraverso il presidente Giuseppe Vegas: è necessario ridefinire leggi e strategie e fare attenzione al bail in bancario . Non gira intorno alle parole l’esperto presentando la sua relazione annuale e si rivolge direttamente al mercato finanziario di Milano.
La mossa market friendly su Impregilo, tanto attesa dal mercato, è finalmente arrrivata. Il duello Salini-Gavio per il controllo del general contractor italiano (entrambi detengono una quota del 29,9%) potrebbe essere arrivato così a una svolta decisiva. Infatti, Pietro Salini ha lanciato un’opa su Impregilo a 4 euro, con un premio del 3,896% rispetto al valore di chiusura di borsa di ieri (3,85 euro). L’offerta pubblica d’acquisto non è però finalizzata al delisting del titolo da Piazza Affari né tanto meno riguarda le azioni di risparmio.
L’integrazione tra Atlantia e Gemina si farà ma solo con un’offerta in azioni. Ninete cash, dunque. La fusione, ribattezzata “progetto San Giuliano”, avrà la forma di un Ops, ovvero un’offerta di scambio di azioni senza che vi sia un esborso in contanti da parte della società autostradale controllata dalla famiglia Benetton. La fusione Atlantia-Gemina sarà il merger più rilevante del 2013, anche se il management e gli advisor sono ancora al lavoro per mettere a punto i dettagli dell’operazione.
Una nuova pagina arricchisce l’appassionante romanzo dell’offerta pubblica di acquisto che sta coinvolgendo i tedeschi di Docomo e la spa Buongiorno: se ne era già parlato qualche giorno fa, ora si deve aggiungere che la compagnia teutonica ha provveduto a comunicare l’approvazione definitiva da parte della Consob al documento di offerta in questione. Volendo essere ancora più precisi, si sta parlando dell’offerta pubblica volontaria che sta coinvolgendo quasi 112 milioni di titoli azionari ordinari di Buongiorno: si tratta, in larga misura, di azioni ordinarie che sono state emesse e sottoposte a sottoscrizione (circa 106,8 milioni del totale appena menzionato), mentre una piccola parte è rappresentata da titoli che devono essere emessi a fronte dell’esercizio dei diritti di stock option che sono già maturati (2,9 milioni di strumenti).
La NTT Docomo Deutschland, la divisione tedesca della compagnia giapponese operante nel comparto dei media, ha dichiarato la propria ferma intenzione di promuovere un’operazione pubblica di acquista nei confronti della totalità dei titoli azionari rappresentativi del capitale sociale di Buongiorno, ad un controvalore equivalente a 2 euro per azione.
Più nel dettaglio, la transazione avrebbe ad oggetto le quasi 112 milioni di azioni ordinarie dell’azienda, oltre a 3 milioni di azioni che invece saranno emesse nell’esercizio dei piani di stock option, con attribuzione dei titoli conseguenti. Il 14 maggio scorso, gli azionisti Mauro Del Rio e Capital B Lux si erano impegnati a portare in adesione tutte le proprie azioni possedute ,pari a poco più del 20% del capitale sociale della Buongiorno.
Grande successo per l’offerta pubblica di acquisto da 770 milioni di euro sul gruppo Benetton, con adesioni boom nonostante un prezzo pari a 4,6 euro per azione, secondo la gran parte degli analisi fortemente sottostimante rispetto al reale valore della compagnia. In seguito a quanto accaduto intorno al marchio del settore della moda italiana, il titolo tra breve darà l’addio al listino di Piazza Affari dove veniva negoziato da oltre 25 anni.
Tante le potenziali analisi su questo addio: da una parte si può certamente affermare che la presenza di Benetton in Borsa Italiana non sia stata certamente portatrice di fortune indimenticabili (considerato che la capitalizzazione della società è inferiore a quella di altri competitors ben meno importanti sul fronte commerciale); dall’altra parte, tuttavia, è probabile che gli investitori abbiano da lamentarsi, visto e considerato che Benetton era una delle società (non tante, per la verità) che in Piazza Affari non avevano mai chiuso un esercizio in perdita (con la sola eccezione del 2002, quando il risultato negativo era stato legato a motivi straordinari).
La Consob rende noto di aver approvato il documento di offerta relativo all’offerta pubblica di acquisto volontaria che la Edizione srl intende lanciare sulla totalità delle azioni ordinarie Benetton Group ancora non detenute sul proprio portafoglio. Una decisione che porterà United Colors of Benetton presto fuori da Piazza Affari, come ampiamente previsto durante una serie di elaborazioni delle scorse settimane.
Edizione srl conferma infatti che con delibera 18135 la Commissione Nazionale ha approvato il Documento di Offerta, avente ad oggetto il 25,15% del capitale sociale sottoscritto e versato di Benetton Group, ancora non in mano della società. Stando ai dettagli dell’OPA, Edizione srl riconoscerà ad ogni aderenti un corrispettivo in contanti pari a 4,60 euro per ogni azione che verrà portata in adesione all’offerta, comprensivo del dividendo eventuale che l’assemblea soci di Benetton Group approverà con il bilancio d’esercizio 2011, nella presumibile prima convocazione del 24 aprile 2012.
Partirà venerdì 27 maggio 2011, con termine in data 16 giugno del 2011, l’OPA, Offerta Pubblica di Acquisto, promossa da Global Games S.p.A. sulle azioni della Snai S.p.A.. A darne notizia è stata proprio la Global Games S.p.A. dopo aver ricevuto dalla Consob il via libera al Documento relativo all’OPA che era stato depositato nello scorso mese di aprile 2011.
UBI Banca, nell’ambito dell’Offerta Pubblica di Acquisto lanciata su IW Bank, ha raggiunto il possesso di una quota del capitale sociale superiore al 95%. A
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