Investire in bond bancari italiani a fine 2012

 Il rally estivo delle azioni del settore del credito in borsa ha ridato slancio anche al mercato dei bond bancari. Le obbligazioni degli istituti di credito italiani sono tornate a prendere posto nel portafoglio di molti money manager, sebbene sempre con la dovuta cautela a causa dell’eccessiva volatilità del comparto. Dopo lo spettacolare rally delle azioni bancarie, oggi un gran numero di bond aspetta di essere catturato e inserito in portafoglio.

Si va dalle emissioni “senior”, ovvero quelle con garanzia assoluta di rimborso, a quelle “subordinate”, caratterizzate da restrizioni varie come il possibile rinvio o annullamento del pagamento delle cedole, anche se si tratta di un evento raro. Da quando la Bce ha annunciato il piano di acquisti illimitato di bond sovrani per stabilizzare l’area euro, i corporate bond bancari sono stati interessati da forti acquisti. L’indice Iboxx Financial dei corporate bond bancari europei mostra un rialzo del 12,5% da inizio anno, mentre i bond italiani e spagnoli hanno fatto molto meglio della media.

Oggi i bond senior offrono rendimenti compresi tra il 3,5% circa, come il bond della Bca Pop Milano – cedola 4% – rimborsabile nell’aprile 2013, e il 5,79%, come il bond della Bca Pop Vicenza – cedola 4,75% – che scade nel febbraio 2015. Attualmente i bond bancari rendono l’1% – l’1,5% più dei Btp. Le cedole pagate dai bond subordinati sono molto robuste. Il taglio minimo spesso però non è alla portata dei piccoli risparmiatori, in quanto si parte con size di 50mila euro. I rendimenti possono anche salire fino al 6% o al 7% sulle scadenze intorno ai 5 anni.

Opportunità arrivano anche dalle emissioni “perpetual”, ovvero bond che hanno una vita media molto lunga e che vengono richiamati anticipatamente mediante l’esercizio di un’opzione call. Ad esempio il bond Intesa SanPaolo scadenza maggio 2018 è richiamabile a maggio 2013 e ha un rendimento a scadenza del 3,87%. Se, però, viene esercitata l’opzione del richiamo anticipato al 2013 il rendimento vola fino al 14,9% circa. Tra le perpetual più interessanti troviamo quelle di Generali, scadenza luglio 2042 richiamabili a luglio 2022.

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