Banca Mps via libera ai Monti-bond

 Banca Monte dei Paschi di Siena tira un sospiro di sollievo. Arriva il via libera ai Monti-bond, che sanciscono praticamente il salvataggio della banca da parte del governo. Ieri è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge salva infrazioni europee. All’articolo 8 c’è la nuova disciplina dei Monti-bond, ovvero le obbligazioni che l’istituto di credito senese emetterà a favore del Tesoro per raggiungere gli obiettivi sui requisiti di rafforzamento del capitale richiesti dall’Eba, ovvero l’european banking authority. Stamattina in borsa il titolo Banca Mps guadagna l’1,3% a 0,2022 euro.

Il titolo ha toccato un massimo intraday a 0,2044 euro, mentre ieri aveva chiuso la seduta di borsa con un progresso del 3,31%. La pressione sul governo era in deciso aumento da qualche settimana, visto che la scadenza prevista per mettere i conti in ordine è il 31 dicembre 2012. A fine giugno scorso Banca Mps non aveva superato gli stress test dell’Eba. Accogliendo le richieste della Commissione UE, il decreto legge prevede che Mps possa pagare le cedole sui Monti-bond emettendo questi stessi strumenti finanziari oppure azioni ordinarie a valore di mercato.

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Per evitare di far sembrare l’emissione dei Monti-bond come un aiuto di stato, Mps potrà pagare gli interessi emettendo altri Monti-bond e alla fine il Tesoro non entrerà nel capitale della banca senese. Questa soluzione è positiva per gli azionisti, in particolare per Fondazione Mps che non si vedrà diluire la quota di partecipazione. Tuttavia, gli analisti finanziari non vedono di buon occhio il meccanismo dei Monti-bond.

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Fabrizio Bernardi di Fidentiis Equities ha dichiarato che più bond saranno emessi, più interessi si dovranno pagare. Ciò metterà la banca nella situazione di non riuscire a generare capitale facilmente, con un risultato che è l’esatto contrario di quanto voluto. Banca Imi fa notare che il pagamento delle cedole 2012 con i Monti-bond farà aumentare l’esposizione debitoria nei confronti dello stato italiano a 4,1 miliardi di euro circa. Banca Imi ha così confermato il rating “sell”, vendere le azioni, con prezzo obiettivo a 0,18 euro.

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