Avvio di settimana negativo per Piazza Affari. Bene petroliferi e Fiat, giù banche e Parmalat

Non inizia bene la settimana per la Borsa italiana. Apre, infatti, in rosso la prima seduta settimanale Piazza Affari seguendo la scia delle altre borse europee. A pesare sull’andamento delle borse contribuiscono le notizie giunte dal G20: il vertice, infatti, non ha raggiunto dei risultati concreti e comuni per far fronte alla crisi internazionale ma si è limitato a tracciare semplici linee di principio. Influiscono sui mercati europei anche i dati macroeconomici internazionali che confermano la recessione del Giappone e la contrazione del Pil francese nel quarto trimestre. Intanto, dovrebbero arrivare in mattinata altri dati sulla Bilancia commerciale di settembre nella zona dell’Euro, la pubblicazione dell’Empire State Index di novembre  negli Stati Uniti e i dati sulla produzione industriale americana di ottobre. Tornando ai mercati, a Piazza Affari aprono in negativo i principali indici ed in particolare il mercato dei derivati.

Il contratto di dicembre sul S&P/Mib, infatti, si porta subito a 20,670, in ribasso dello 0,28% mentre il future sul Dax perde lo 0,47% a 4.719 punti. Dopo ii primi scambi restano negativi l’S&P/Mib che cede lo 0,33% e il Mibtel che scende dello 0,13%. Recuperano, invece, il Midex con un +0,43% e le All-Stars che incrementano appena dello 0,08%. A livello settoriale tengono i petroliferi nonostante la discesa del petrolio arrivato sotto i 56 dollari a barile: Eni ed Enel registrano entrambe un leggero rialzo dello 0,28%, Saipem guadagna il 2,47% mentre Tenaris schizza a +5,40%. Seduta positiva anche per le costruzioni con Impregilo che sale di ben 6 punti percentuali e Buzzi che ottiene un +1,15%. Buona prestazione anche per il titolo Fiat che rimane a galla con un rialzo del 2,22%. Vanno male, invece, le banche con Banco Popolare che crolla a -4,43%, Intesa Sanpaolo che cede l’1,66% e Ubi Banca che ribassa di quasi due punti percentuali.

Tra i peggiori della mattinata va segnalato il titolo Parmalat che registra una perdita del 3,12% a 1,244 euro, a cui contribuisce il taglio delle previsioni annunciato dalla società lo scorso venerdi, dopo l’approvazione dei risultati trimestrali.

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