Rendimenti BTP decennale in salita, pericolo spread

 Il tonfo di ieri a Wall Street si ripercuote sulle Borse Europee in apertura, con il FSTE- Mib che scende fin dai primi scambi sotto al livello critico di 15.000 punti, negando per la giornata di oggi ogni speranza di recupero. Lo spread ne risente immediatamente, con un balzo verso quota 400 che porta il differenziale a sfiorare immediatamente i 386 punti per poi consolidare la tendenza rialzista.

Torna nelle sale trading l’accostamento Italia-Spagna; quest’ultima, con un differenziale ben oltre i 400 punti che spaventano l’Italia, è la prossima candidata al default nell’Eurozona e nonostante i fondi salva-stato sono ormai definiti la situazione spaventa comunque gli investitori, che continuano a nutrire dubbi sul futuro dello Stato.

Il New York Times punta il dito sugli acquisti delle banche italiane e spagnole rivolti al mercato dei titoli di Stato; secondo l’autorevole fonte le condizioni dell’Eurozona sono ben diverse da qualche mese fa’, grazie sopratutto all’operato di Mario Monti, ma questo non basta a far uscire l’Italia dalla zona a rischio.

A trainare al ribasso il listino nella giornata di oggi abbiamo STM, che dopo la “multa” di quasi 60 milioni di dollari ha destabilizzato le previsioni del primo semestre del 2012. Le azioni vengono ora scambiate a 5.53 euro e la perdita è ormai prossima al 5%, anche se sembra che l’obiettivo daily sia stato finalmente raggiunto.

A seguire sul listino delle blue-chips c’è Buzzi Unicem che cede il 3.57% a 7.84 euro per azione. Ancora Banca MPS a -3.39% a 0.2794 completa il “tris” delle peggiori a maggior capitalizzazione, mentre gli unici scambi in positivo li vantano Ansaldo STS (+0.74%) e Azimut (+0.79%) con percentuali di guadagno comunque prossime allo zero.

PREVISIONI STM 2012 AL RIBASSO

L’ennesimo allarme nell’Eurozona poi arriva dal Portogallo; anche se i numeri e lo spread sono indice di un pericolo imminente per Portogallo, Spagna ed Italia, l’effettivo rischio con l’Eurozona sotto il nuovo “firewall” finanziario è ancora molto basso, ed i mercati potrebbero invertire la rotta presto, spiazzando i ribassisti e riprendendo la strada verso quota 16000.

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