Scalata Salini su Impregilo

 Grandi novità in casa Impregilo: Salini è infatti salito ufficialmente al 20%, aprendo di fatto una nuova era nelle strategie di espansione sul mercato. Contemporaneamente all’attacco di Salini al capitale di Impregilo, infatti, è emerso che la famiglia Benetton, proprietaria di Atlantia, avrebbe deciso di vendere la propria quota alla famiglia di Tortona, che diventerà così il titolare effettivo della società di costruzioni. Intanto, Atlantia ha sciolto la propria riserva, e si sarebbe dichiarata pronta al via libera nei confronti della Argo Finanziaria, che sta dunque per venderle la propria quota.

Gli avvenimenti delle ultime ore pongono così fine alle settimane di indiscrezioni che avevano preceduto l’ufficialità dell’attacco di Salini su Impregilo: Salini ha infatti di fatto ammesso di aver rastrellato il 15% della società di costruzioni, anticamera per la proposizione di un’aggregazione industriale. Nell’attesa, ha continuato ad accumulare quote di capitale sociale, fino ad ottenere un altro 5%, giungendo fino al 20%, per un costo compreso tra i 40 e i 50 milioni di euro.

SI ALLONTANA L’IPOTESI OPA PER IMPREGILO

Complessivamente, l’affondo su Impregilo dovrebbe essere costato a Salini quasi 160 milioni di euro. Tuttavia la famiglia non ha detto nulla su questo aspetto e sugli altri rumors, che vedrebbero i Salini protagonisti di una possibile operazione pubblica di acquisto su Impregilo. Nei giorni scorsi, d’altronde, si sono tenuti dei consigli di amministrazione  che hanno fatto sospettare i più di una possibile discussione su come poter scalare Impregilo in maniera decisiva, e di come spesare l’eventuale offerta.

Trovare un finanziatore non sarà comunque facile: l’operazione dovrebbe costare circa un miliardo di euro e non è facile, in questo momento, trovare un istituto italiano interessato all’iniziativa. Più semplice, probabilmente, rivolgersi all’estero, con i Salini che avrebbero – ma, ancora, sono solamente rumors – sondato alcune banche estere.

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