Borse: crollo asiatico. Male l’Europa che però resta su perdite accettabili

 Ore 10:30. La giornata si preannuncia complicata per le borse mondiali, che questa mattina si svegliano con il crollo asiatico. Sull’onda del rallentamento economico, certificato dalla Bce nella sua riunione di ieri, i listini asiatici segnano un vero tonfo, a partire da Tokyo che chiude a -2,01%. Peggio va in Cina, dopo la pubblicazione dei dati sull’export cinese, crollato di più del 20% con la guerra dei dazi. La borsa di Shanghai crolla del 4,4%. Shenzhen crolla del 3,25%, Hong Kong dell’1,91%.

Le borse europee

Vanno male anche i dati dell’economia europea, con un -2,6% degli ordini all’industria tedesca nel mese di gennaio, e un -3,9% sul dato annuo.

La borsa di Milano perde lo 0,28%, Londra lo 0,57%, Parigi lo 0,36%, Francoforte lo 0,47% e Zurigo lo 0,21%. L’apertura era stata, per tutte le piazze, anche peggiore, ma ora i mercati stanno tentando un piccolo recupero.

Crolla anche l’euro, subito dopo la riunione della Bce, che ha portato al pubblico anche le notizie sulla sua politica monetaria. La moneta unica va addirittura a 1,1202 dollari, ma nella serata di ieri era scesa anche sotto a 1,12, arrivando fino a 1,1185 dollari. Sale lo yen, danneggiando la borsa di Tokyo, come rassicurazione agli analisti e bene rifugio.

Brusca frenata anche per il petrolio, con il Wti a 56,24 dollari al barile e il Brent a 65,86 dollari al barile.