Ipo Manchester United

 È una delle squadre più forti e amate del mondo. Eppure, in Borsa, non è riuscita a replicare le straordinarie performance ottenute nelle competizioni calcistiche. Il Manchester United è sbarcata nei mercati regolamentati con una profonda delusione, essendo stata sostanzialmente costretta ad abbassare il prezzo con cui ha venduto il 10 per cento delle proprie azioni, a 14 dollari. Nelle prime ore delle contrattuali, la Borsa ha reagito piuttosto freddamente, impedendo ai titoli azionari di crescere oltre il mezzo punto percentuale.

A dimostrazione che la Borsa è una cosa, e i campi da calcio sono ben altro terreno di gioco, il consiglio dei consulenti finanziari del club inglese, che all’ultimo momento, quando mancava poco allo sbarco sui mercati finanziari, hanno suggerito di abbassare le pretese per evitare sgradite sorprese. Di qui, il decremento dell’asticella a quota 14 dollari, mentre fino a poche settimane prima gli stessi spingevano per convincere gli investitori ad abbracciare l’Ipo del Manchester United per una quota compresa tra i 16 e i 20 dollari.

Ad ogni modo, così come avviene nelle partite di calcio, c’è chi vince e c’è chi perde. E a vincere, almeno questa volta, lo hanno fatto i proprietari americani della famiglia Glazer. “Con un prezzo per quanto abbassato a 14 dollari” – sostiene in proposito il quotidiano La Repubblica – “la valutazione complessiva della società è ora pari a 2,3 miliardi di dollari. Non male se si considera che i Glazer avevano rilevato la società nel 2005 (allora quotata alla Borsa di Londra da cui è poi stata ritirata) per 1,2 miliardi di dollari. Va detto che i proprietari americani hanno venduto sul mercato solo il 10 per cento del capitale: ma contrariamente a quanto annunciato in un primo tempo solo il 5 per cento del ricavato servierà per abbassare l’enorme debito contratto per rilevare il Manchester e caricato per lo più sulle casse della società (pari a oltre 660 milioni di dollari). L’altro 5 per cento (oltre 115 milioni) finirà direttamente nelle tasche dei Glazer”.

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