Wall Street si muove cautamente: il piano Bush non convince

Ieri la diffusione dei dati sulla fiducia dei consumatori raccolti dall’Università del Michigan ha spinto al rialzo Wall Street: dopo un’ora dall’apertura il Dow Jones guadagnava l’1,32% a 12.319 mentre il Nasdaq saliva dell’1,39% a 2.379. Già il giorno prima i mercati erano stati spinti in positivo dalla netta riduzione delle richieste di disoccupazione relative alla settimana del 12 gennaio (-21’000). Il dato, comunicato dal Bureau of Labour Statistics ha smentito gli analisiti che ne prevedevano 335.000 mentre si sono assestate a 301.000.


La spinta al rialzo di ieri era anche dovuta all’attesa per le parole del presidente Bush : al fine di rilanciare l’economia è stato infatti presentato ieri un pacchetto di misure fiscali. Bush ha chiesto quindi al Congresso di aiutare l’economia del paese con un anno di tagli fiscali ed altre misure equivalenti a 150 miliardi di dollari circa. Secondo il presidente l’economia Usa rischia una seria flessione, con il crollo dei mercati azionari e l’aumento della disoccupazione, ma ci può essere ancora crescita, sebbene con dei rallentamenti. Il pacchetto di misure proposto prevede riduzioni delle tasse per le famiglie e incentivi per incoraggiare gli investimenti delle aziende.

Tali misure avranno effetto temporaneo e termineranno non appena l’economia avrà superato questo momento. Henry Paulson, segretario del Tesoro, ha affermato che l’amministrazione di aspetta che il pacchetto abbia un valore tra i 140 ed i 150 miliardi, pari a poco più dell1% del Pil. Ma il piano di Bush non ha convinto investitori ed operatori, portando Wall Street ad un netto ribasso, dopo la partenza in positivo. Il Dow Jones ha infatti perso 55.36 punti ed il Nasdaq ha bruciato lo 0,25%. Calo ancora più evidente per lo Standard&Poor’s 500 (- 7,48 punti).

I mercati saranno chiusi lunedi 21 Gennaio per il giorno di commemorazione della morte di Martin Luther King.
via|La Repubblica

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