Piloti, dopo Ryan si scopre la carenza

 A quanto sembra, il caos Ryanair a messo in luce la forte carenza di piloti di cui soffre l’aviazione civile oggi, e nel prossimo futuro ne serviranno almeno 600mila, secondo le stime della Boeng. Il trasporto aereo sarà sempre più protagonista, e secondo il più grande costruttore di aereomobili del mondo, gli addetti del settore che dovranno essere assunti fino al 2036, saranno almeno 2 milioni, così ripartiti: 637mila comandanti, 648mila tecnici di manutenzioni e 839mila hostess e steward.

Una vera manna per i giovani in cerca di lavoro, e per chi ama l’aviazione militare, gli Stati Uniti avranno bisogno di ben 1500 piloti.

La Cina, per far fronte alla carenza dei piloti, ha abbassato addirittura i requisiti fisici per le ammissioni ai corsi, e ora anche chi è più basso di un metro e 64 centimetri può sognare di pilotare un aereo di linea. Sì, perché nonostante le nuove tecnologie hanno ridotto il numero di addetti sui voli, il trasporto è sempre più intenso, grazie anche ai low cost, e la carenza di lavoratori è già molto forte. La Ryan ha perso già centinaia di piloti, assunti a condizioni migliori da altre compagnie, e dovrà mettere ordine ai suoi contratti se non vorrà affrontare altre crisi. Solo in Cina sono ben 15mila i comandanti, e 17mila i primi ufficiali che li affiancano in cabina. Ma per l’aumento del traffico, la sola Cina dovrà aumentare le assunzioni dell’11% annuo, se vorrà far volare tutti i passeggeri. Sono numeri da capogiro, per un paese in forte crescita.