Paypal a pagamento? Ecco quando

Paypal introduce una modifica di contratto che non può essere dismessa come spesso accade quando un fornitore di servizi cambia il proprio regolamento. Soprattutto perché in questo caso specifico Paypal potrebbe diventare a pagamento.

Paypal e la tariffa d’inattività

Non bisogna perdere la testa o entrare in crisi: chi lo utilizza ora in maniera regolare non dovrebbe avere problemi. Ma andiamo con ordine. È vero, Paypal ha modificato recentemente i propri termini e le condizioni di contratto per gli utenti italiani. Le nuove regole entreranno in auge dal prossimo 6 maggio. All’interno del comunicato che ha annunciato le modifiche è stato sottolineato che non vi è richiesta di agire rispetto ai cambiamenti e questo si traduce nel fatto che se non si vuole accettare il cambiamento l’unico mezzo per farlo è quello di chiudere il proprio account prima di quella data.

Quando parliamo di Paypal a pagamento parliamo della clausola attiva da maggio che vede l’introduzione di una tariffa d’inattività per tutti quei conti che non vengono utilizzati da almeno un anno. Questa verrà addebitata nei conti dei venditori dal prossimo ottobre mentre su quelli personali dall’ottobre del prossimo anno.

Altro cambiamento importante riguarda la giurisdizione di Paypal: l’azienda smette infatti di essere dipendente dal quella del Regno Unito per passare a quella del Lussemburgo: due cambiamenti che non devono essere presi sottogamba dagli utenti.

Paypal è un servizio sul quale moltissimi venditori e consumatori fanno particolare affidamento per gestire i propri soldi su internet. Intuitivo e semplice da usare è caratterizzato da un importante livello di sicurezza. Ed è in tal senso che è stato annunciato un ulteriore cambiamento che sarà presentato a breve.

Modifiche anche in ambito di gestione dei dati

L’azienda modificherà infatti anche il programma di protezione delle vendite per inserire tra gli articoli non acquistabili con Paypal gli NFT, associati al momento alle transazioni che presentano importi non superiori ai 10 mila dollari. Allo stesso tempo avverrà un rinforzo delle sanzioni per coloro che tenteranno l’esecuzione di operazioni vietate dal regolamento di Paypal.

Per i conti business sarà aggiunta una categoria per la quale sarà possibile specificare gli introiti soggetti a revisione o svalutazione da parte delle autorità di vigilanza e controllo.  Nell’aggiornamento del regolamento non mancheranno inoltre chiarimenti sulla raccolta dei dati relativi alle persone che non hanno un conto e l’uso fatto dei dati personali raccolti.

Nello specifico l’azienda conserverà dopo la raccolta, i dati identificativi degli utenti, le novità sulle transazioni come la geolocalizzazione o relative al dispositivo usato, le informazioni del profilo pubblico dell’utente e sui suoi amici o contatti, le informazioni relative ai servizi usati e quelle dei dati ricevuti da terze parti.