Alitalia, anche Delta tra le interessate a diventare partner

Rispunta anche Delta Airlines tra coloro interessati a diventare partner commerciali della Nuova Alitalia che dovrebbe venire alla luce al massimo durante i primi mesi del 2021: a quanto pare il vettore americano è tutt’altro che propenso a rendere facili le cose per Lufthansa, anch’essa interessata a partecipare nella newco.

Delta torna in attacco su Alitalia

Con molta probabilità è stata proprio la mossa tedesca per portare la compagnia tricolore prima in Star Alliance e poi tra i suoi affari a far scatenare l’interesse della Delta: ne è un esempio dirompente il fatto che gli americani avrebbero già messo a disposizione, ancor prima della della costituzione della società e della messa a punto del piano industriale, alcune rotte importanti in Nord e Centro America eliminando quei vincoli che impedivano la crescita sul lungo raggio di Alitalia.

Va detto che ancora non è chiaro se l’offerta sia stata posta ufficialmente attraverso una carta scritta, ma ciò non toglie che sia possibile vedere come la competizione tra tedeschi e americani sia già bella infuocata per assicurarsi un posto in Alitalia. Un fatto che non dovrebbe stupire se si pensa al ruolo che le due compagnie hanno avuto nel corso dei mesi di trattative poi non andate a buon fine. Tutti vogliono guadagnare terreno in un mercato che il covid-19 ha messo a ferro e fuoco e l’Italia deve organizzarsi per sfruttare al meglio la situazione.

Governo italiano in posizione favorevole

Il governo italiano, per ciò che concerne Alitalia, vuole muoversi e farlo in fretta: per questo è stata organizzata una riunione dedicata tra i ministeri competenti con lo scopo di trovare una quadra sul decreto di costituzione della Newco. Come ha spiegato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, una volta nata la società, “l’articolo di legge che abbiamo approvato prevede in 30 giorni la presentazione del piano industriale dettagliato alla Commissione Europea in cui ci sono anche le risposte sulle questione occupazionali, di natura finanziaria, sulla flotta e sulle rotte. Trenta giorni per poi finalmente provare a volare“.

E’ quindi giusto pensare che da parte dell’Italia vi sia intenzione ad avere un quadro abbastanza chiaro del futuro nel corso di questa settimana.

E’ importante comprendere che per quanto sia paradossale, a causa dell’emergenza covid e della crisi del settore, Alitalia si trova a poter scegliere come mai prima, scegliendo l’alleanza commerciale più conveniente. Le offerte di Delta Airlines e Lufhtansa sono buone entrambe: una ha già offerto gli spot, l’altra sembra disponibile a entrare nel capitale. Con i tagli decisi di personale e flotta la compagnia italiana risulta essere ancora più appetibile di prima.

Questa “posizione di forza” consente sia all’ad Fabio Lazzerini che al presidente Francesco Caio, di trattare, anche grazie al fatto che gli esuberi faranno poi parte di una bad company in attesa di ricollocazione futura che dovrà poi rimborsare sia le garanzie statali che i prestiti ricevuti per far fronte all’emergenza virus.