Investimenti Poste Italiane Settembre 2012

 Come di consueto la Cassa dei Depositi e Prestiti comunica il primo giorno lavorativo del mese le variazioni sulle serie di Buoni Fruttiferi proposti in tutte le filiali delle Poste Italiane. Il comunicato stampa n° 51 del 3 Settembre 2012 informa gli investitori che le serie “E03”, “N06”, “S08”, “T11”, “M74”, “J27”, “D32”, “Z13” e “B94” non sono più sottoscrivibili e sono state sostituite dalle nuove “E04”, “N07”, “S09”, “T12”, “M75”, “J28”, “D33”, “Z14” e “B95”.
Le nove emissioni di Settembre 2012 sono identiche a quelle del mese precedente e ripropongono un range di investimenti che riesce a coprire tutte le esigenze degli investitori, con particolare riferimento al breve termine. Anche se i buoni ventennali ed i buoni dedicati ai minori continuano a suscitare interesse negli Italiani, le scadenze brevi ed i BFP con retribuzioni dinamiche stanno avendo molto successo e potrebbero rimpiazzare definitivamente le scadenze più lunghe in favore di orizzonti temporali più brevi e dinamici.

Una delle novità più interessanti introdotta dalla Cassa dei Depositi e Prestiti è sicuramente il buono 2 anni “Plus” contraddistinto dalla serie “E”; questo ha una durata limitata (di due anni, come suggerisce il nome) anche se il pagamento degli interessi, che ammontano al 3% lordo, avviene solo a scadenza. Nonostante bisogna aspettare l’intera durata, il Buono si conferma essere una delle novità più apprezzate, visto il rendimento garantito e la durata limitata.

L’altra serie dinamica che sta riscuotendo successo tra gli investitori è la “tre anni Plus”, nata prima della “due anni” ma praticamente uguale come funzionamento; la serie “N”, arrivata alla sua settima emissione retribuisce, a differenza della “due anni Plus”, un rendimento a scadenza pari al 3,75% lordo sul capitale investito.

Tra le serie di Buoni Fruttiferi di settembre 2012 si rileva che la più longeva è quella del Ventennale contraddistinta dalla lettera “B”; questa è arrivata alla sua 95esima emissione ed offre un rendimento crescente che dall’1% del primo anno arriva direttamente al 6,50% degli ultimi anni.

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