Facebook debutta al Nasdaq a 38 dollari

 Mancano ormai poche ore e finalmente Facebook sbarcherà ufficialmente sul listino azionario americano Nasdaq. Il simbolo di negoziazione sarà FB. Intanto anche l’ultimo tassello è andato al suo posto. Il prezzo dell’Ipo è ora ufficiale: 38 dollari per azione. Il pricing dei titoli Facebook va a fissarsi proprio sul massimo della forchetta prevista (34-38 dollari), che era stata già aumentata dalla precedente valutazione (28-35 dollari). La capitalizzazione di partenza per il colosso dei social media sarà pari a 104 miliardi di dollari, una cifra record e senza precedenti per l’Ipo di una big americana.

C’è grande attesa ma anche tanta tensione. Gli investitori che hanno scommesso sul titolo negli ultimi mesi sperano nel “colpaccio”, portando a casa lauti guadagni già nel primo giorno di quotazione. D’altronde, in scia all’euforia del primo giorno di collocamento, la speculazione potrebbe travolgere positivamente il colosso di Menlo Park e magari portare ad un boom dei prezzi in chiusura di contrattazioni.

COME INVESTIRE IN FACEBOOK

Secondo indiscrezioni, il ceo e co-fondatore della società Mark Zuckerberg avrebbe discusso fino all’ultimo con banche e investitori l’aumento del prezzo ufficiale fino a oltre 40,55 dollari, che avrebbe trasformato l’Ipo del 18% del gruppo nella più grande di tutti i tempi negli Statu Uniti. Anche l’Ipo di Visa, che riuscì a raccogliere 19,65 miliardi di dollari, sarebbe stata superata. Ad ogni modo a 38 dollari per azione, Facebook resterà sul secondo gradino più alto del podio tra le Ipo con una raccolta da 18,4 miliardi di dollari.

INDICAZIONI NEGATIVE SU IPO FACEBOOK

A 38 dollari Facebook è valutata 103 volte gli utili dei dodici mesi a fine marzo. Ciò vuol dire che gli investitori del social network pagano 110 dollari per ciascuno dei circa 900 milioni di utenti che Facebook ha sparsi per il mondo, che però al momento generano soltanto 4 dollari a testa. Le perplessità sulla valutazione di Facebook restano vive, ma a questo punto non resta che attendere il suono della campanella d’inizio delle contrattazioni sul Nasdaq per vedere le prime reazioni.

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