Associazioni consumatori: rincari maggiori di quelli dichiarati dall’ISTAT

Il pane costa il 12,3% in più rispetto a gennaio 2007. La pasta è aumentata del 10%, il latte dell’8,7% e la carne del 3,6%. Il tasso d’inflazione attuale è al 2,9%, il valore più alto dal 2001, ma se consideriamo, però, esclusivamente i prodotti ad “alta frequenza di consumo”, cioè tutti quei prodotti che acquistiamo ogni giorno (alimentari, bevande, spese per l’affitto, carburanti, giornali, spese per il bar, tabacchi, ecc.), l’inflazione sale al 4,8%. Una crescita dei prezzi così consistente non si registrava da undici anni.

Ma quanto peseranno nelle tasche degli italiani questi aumenti? Secondo le associazioni dei consumatori nel 2008 spenderemo all’incirca mille euro in più rispetto al 2007. Purtroppo i salari crescono molto più lentamente rispetto ai prezzi, questo spinge gli individui a ridimensionare i propri consumi e gli italiani oltre che faticare ad arrivare alla fine del mese sono sempre più indebitati. Sale il numero di coloro che contraggono piccoli prestiti per far fronte a spese correnti o ad acquisti mirati (tv, auto, ecc.), sale il numero delle famiglie che vivono sotto la soglia di povertà: oltre 5 milioni, concentrate per la maggior parte nel Mezzogiorno del paese .


Altre conseguenze del caro vita: manifestazioni di protesta e scioperi della spesa, secondo quanto annunciato per i prossimi mesi dalle associazioni Adusbef e Federconsumatori, secondo le quali, si legge in una nota,

la classe politica sorda e cieca rispetto ai bisogni dei cittadini, avrebbe il dovere di riscattare la sua grave disattenzione, accantonare la contrapposizione elettorale per varare un provvedimento, mediante un urgente decreto legge, per far risarcire le famiglie a reddito fisso, saccheggiate da sei anni di carovita.

4 commenti su “Associazioni consumatori: rincari maggiori di quelli dichiarati dall’ISTAT”

  1. Ho delle azioni della Morgan Stanley con scadenza nel 2013 (un acquisto consigliatomi dal Direttore della mia filiale come acquisto sicuro).
    Qualcuno saprebbe dirmi che fine faranno, visto che adesso la banca stessa non ha risposte alle mie domande.
    Grazie
    C.

  2. Le ultime vicissitudini dii Morgan Stanley sono certamente positive: il gruppo
    giapponese Mitsubishi Ufj Financial ha confermato che acquisira’ una partecipazione del 21% nella banca per un valore complessivo di 9 miliardi di dollari, il gruppo giapponese avra’ anche un posto nel cda della banca. I titoli Morgan Stanley in questi giorni hanno guadagnato oltre il 35% portandosi a 12,50 dollari. Non possiamo prevedere entro il 2013, ma sicuramente possiamo dire che il titolo MS è in netta controtendenza rispetto agli altri bancari che hanno subìto la crisi.

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