Consumi 2011: famiglie asfissiate dalle spese obbligate

 Se nel nostro Paese i consumi non ripartono con forza è anche colpa delle spese obbligate, dalle tariffe alle utenze, che sono chiamate a sostenere mese dopo mese le famiglie italiane. Secondo quanto emerso dall’Outlook sui consumi a cura del Censis e della Confcommercio, infatti, sono proprio le spese obbligate che soffocano in Italia i consumi dei nuclei familiari.

Conviene sposarsi?

Secondo un’indagine di Federconsumatori il matrimonio e’ sempre piu’ costoso: oggi una cerimonia costa almeno 27 mila euro, 40% in piu’ rispetto al 2001. E chi non si accontenta puo’ arrivare a spendere fino a circa 48 mila euro. Il pranzo nuziale costa circa 10 mila euro. Per l’abito e il velo la sposa spende da un minimo di 2.500 fino a 5.000 euro; lo sposo fino a 2.000; la torta nuziale: va da 300 a 600 euro. Il totale può variare da 27.000 a 48.000 euro. Per chi poi non si accontenta e vuole fare le cose in grande, la spesa può benissimo supoerare i 50.000 euro. L’indagine, condotta dall’associazione a ridosso della stagione dei matrimoni, prende in esame le “principali voci di spesa necessarie”, cioè quelle immancabili per il fatidico ‘sì’.Un bell’investimento che gli sposi, e le famiglie, affrontano spesso facendo dei sacrifici. Ma lo fanno volentieri convinti, almeno al momento del sì, che la prima volta sarà anche l’ultima.

Associazioni consumatori: rincari maggiori di quelli dichiarati dall’ISTAT

Il pane costa il 12,3% in più rispetto a gennaio 2007. La pasta è aumentata del 10%, il latte dell’8,7% e la carne del 3,6%. Il tasso d’inflazione attuale è al 2,9%, il valore più alto dal 2001, ma se consideriamo, però, esclusivamente i prodotti ad “alta frequenza di consumo”, cioè tutti quei prodotti che acquistiamo ogni giorno (alimentari, bevande, spese per l’affitto, carburanti, giornali, spese per il bar, tabacchi, ecc.), l’inflazione sale al 4,8%. Una crescita dei prezzi così consistente non si registrava da undici anni.

Ma quanto peseranno nelle tasche degli italiani questi aumenti? Secondo le associazioni dei consumatori nel 2008 spenderemo all’incirca mille euro in più rispetto al 2007. Purtroppo i salari crescono molto più lentamente rispetto ai prezzi, questo spinge gli individui a ridimensionare i propri consumi e gli italiani oltre che faticare ad arrivare alla fine del mese sono sempre più indebitati. Sale il numero di coloro che contraggono piccoli prestiti per far fronte a spese correnti o ad acquisti mirati (tv, auto, ecc.), sale il numero delle famiglie che vivono sotto la soglia di povertà: oltre 5 milioni, concentrate per la maggior parte nel Mezzogiorno del paese .