Governo e Confindustria si accordano su un fondo di garanzia per le pmi

 Il governo intende venire incontro alle esigenze delle imprese italiane stanziando un fondo di garanzia da 1,3 miliardi di euro e aumentando il limite di compensazione tra debiti e crediti di imposta fino a un milione di euro (attualmente tale soglia si aggira intorno ai 516.000 euro): l’annuncio è arrivato direttamente dal presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, a margine dell’incontro che si è svolto tra industriali e governo e che ha trattato soprattutto argomenti relativi alla crisi economica. Come ha spiegato la stessa Marcegaglia:

Nei prossimi giorni il governo provvederà a stanziare 1,3 miliardi di euro per costituire un fondo di garanzia in favore delle piccole e medie imprese. Inoltre, il premier ci ha dato assicurazione che verrà anche innalzata la compensazione tra crediti e debiti di imposta di oltre mezzo milione di euro.


Il presidente di Confindustria è dunque tornata sull’allarme che lei stessa aveva lanciato la scorsa settimana, quando aveva richiesto “soldi veri” per le imprese; l’iniziativa del governo soddisfa ora invece in maniera piena gli industriali, in quanto tale fondo di garanzia non viene più considerato come una mera promessa. Ma rimangono comunque dei soldi che sono stati solamente promessi dal governo: ad esempio, Marcegaglia ha parlato in questo senso dei 5 miliardi di euro da destinare alla ricerca, denaro che verrà messo a disposizione dalla cassa depositi e prestiti. Il rappresentante degli industriali ha anche parlato con favore dell’accordo raggiunto tra i partiti di maggioranza e opposizione riguardo le deroghe al patto di stabilità interno: queste misure vengono considerate essenziali per sbloccare molti investimenti ed imprese.

Rimane invece ancora molta incertezza per quel che concerne i crediti che le imprese vantano nei confronti della pubblica amministrazione. Dato che su tali argomenti i risultati non sono ancora chiari, è stato infine deciso di convocare un nuovo vertice tra le parti per il prossimo 25 marzo, in cui discutere in maniera approfondita le questioni.

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