Confindustria: espulsione per chi non denuncia il pizzo

 Dopo che il Governo ha varato un Piano per il contrasto alla criminalità organizzata, la Confindustria ha “rilanciato” approvando, attraverso la propria Giunta, una delibera che impone l’obbligo a tutti gli Associati di denunciare, pena l’espulsione, i casi di racket. Ad annunciarlo è stata Emma Marcegaglia, Presidente dell’Associazione degli industriali, al termine della riunione della Giunta, ma la “stretta” non riguarda solamente l’obbligo di denuncia del pizzo. L’Associazione, infatti, ha altresì introdotto regole più stringenti e più severe sulle titolarità d’azienda: ad esempio, si rischia allo stesso modo l’espulsione se l’imprenditore viene colpito da provvedimenti di confisca per quel che riguarda i beni posseduti. Nei prossimi mesi si vedrà se le misure del Governo e le decisioni della Confindustria sortiranno gli effetti sperati.

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