Brexit, vincono i conservatori. Cosa accadrà?

I conservatori vincono le elezioni in Gran Bretagna, dando via libera alla Brexit e regalando maggiore sicurezza al premier Boris Johnson che può ora farsi forte, almeno a livello d’immagine dell’appoggio della maggioranza degli inglesi. Un risultato questo, che buona parte degli esperti di geopolitica si aspettavano da tempo.

Una vittoria (forse) scontata

Sia per via dei metodi di comunicazione utilizzati dai Tory, sia perché ciclicamente l’Inghilterra ha mostrato di reagire sempre in maniera conservatrice a periodo di incertezza economica o così interpretati. Anche se il governo che li ha “causati” è quello conservatore: proprio come illustrato di recente da uno studio sul tema condotto dal Wilfried Martens Centre for European Studies. Quel che è certo è che questa vittoria, sia dal punto di vista sociale che politico porterà molti cambiamenti sostanziali nel Regno Unito. Boris Johnson non ha mascherato il suo entusiasmo:

Andremo avanti con la Brexit senza se e senza ma, usciremo il 31 gennaio uniti. E’ la più grande vittoria dagli anni 80, quando molti di voi non erano neanche nati. Adesso uniamo il Paese e grazie a tutti coloro che hanno votato i conservatori per la prima volta! Non vi daremo mai per scontati.

Una promessa che bisognerà vedere se sarà in grado di mantenere: adesso stabilire un calendario di uscita corretto ed equilibrato è più che mai importante per l’Inghilterra per non pagare conseguenze eccessive in futuro.

Le reazioni alla vittoria di Johnson

Come era da aspettarsi, le prime congratulazioni ad essere arrivate sono state quelle di Donald Trump:

Congratulazioni a Boris Johnson per la sua fantastica VITTORIA! La Gran Bretagna e gli Stati Uniti saranno ora liberi di concludere un nuovo grande accordo commerciale dopo la BREXIT. Questo accordo ha il potenziale per essere molto più grande e redditizio di qualsiasi accordo che potrebbe essere fatto con l’Ue.

Parole che ci si aspettava ma che geopoliticamente parlando c’è da capire, tra impeachment e politica monetaria della Federal Reserve se poi corrisponderanno a fatti, anche tenendo conto di quelle che sono le importazioni derivanti dai vari settori europei. Come giusto che sia, la reazione del partito Laburista è di cordoglio e delusione. Jeremy Corbyn ha infatti anticipato che sarà d’obbligo un periodo di riflessione importante, visto che per la sinistra inglese si parla della peggior disfatta dal 1935: quel che è certo è che il Parlamento del Regno Unito potrà ora contare su una maggioranza priva di problematiche a livello di numeri.