Alibaba e Softbank tentano l’assalto a Yahoo

 Alibaba Group Holding e Softbank Corporation sono in trattative con alcuni fondi di private equity per perfezionare l’offerta nei confronti di Yahoo, in quella che ormai è una “telenovela” lunghissima: l’intenzione delle due compagnie è quella di assicurarsi le partecipazioni in possesso del colosso di Sunnyvale, ma la loro impazienza è giunta ormai a livelli altissimi, visto che non si riesce a districarsi da questa matassa così complicata. La strategia congiunta è dunque ben precisa, si tenta di collaborare in maniera più stretta possibile con quei partner che ancora non hanno siglato delle intese col motore di ricerca statunitense, in modo da dar vita a un’offerta sostanziosa e irrinunciabile.

Google vuole finanziare la sopravvivenza di Yahoo

 Non poteva che inserirsi anche un colosso come Google nell’affaire che potrebbe dar vita all’acquisizione di Yahoo Incorporated: la compagnia di Sunnyvale tentenna ancora nel valutare tutte le offerte che le sono pervenute, dunque ora tocca a Mountain View tentare di finanziare in maniera adeguata l’intera operazione per avere la meglio sugli altri concorrenti. Come trapela dalle principali indiscrezioni, comunque, la stessa società informatica non dovrebbe optare per un’offerta vera e propria come avvenuto con Microsoft, ma comunque le trattative sono piuttosto serrate da questo punto di vista.

Yang a sorpresa: Yahoo potrebbe non essere ceduta

 Le ultime notizie relative alla possibile acquisizione di Yahoo fanno venire subito in mente il titolo di una celebre commedia di Shakespeare, “Molto rumore per nulla”: non si può pensare altrimenti dopo le innumerevoli offerte di compagnie multinazionali, ma soprattutto dopo la precisazione di ieri di Jerry Yang, cofondatore della società americana, il quale ha spiegato come la vendita potrebbe anche non essere necessaria. Le opzioni strategiche che il colosso di Sunnyvale sta percorrendo sono diverse, l’intento principale non è quindi necessariamente quello di una cessione, ma di venire incontro agli azionisti e di realizzare il maggior valore possibile.

Nuovi possibili acquirenti per Yahoo: Kkr e Blackstone

 La lunga fila di “corteggiatori” di Yahoo si amplia ulteriormente: gli ultimi due in ordine temporale sono Kkr & Company e Blackstone Group, società che vengano considerate tra le papabili per il rilevamento del celebre colosso americano. In realtà, volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che esse faranno parte con tutta probabilità di un consorzio volto a garantire i finanziamenti necessari, anche se una offerta vera e propria non è ancora stata formalizzata. Come è noto, da ormai un mese il celebre motore di ricerca sta rivedendo in maniera strategica le proprie opzioni, operazione che è cominciata in coincidenza con il licenziamento dell’ad Carol Bartz. Quest’ultima gestione è caratterizzata da strenue lotte per scongiurare i declini delle vendite o competere con l’acerrima rivale Google, ora invece si dovrà cooperare con i cinesi di Alibaba Group.

Microsoft si inserisce nella trattativa per Yahoo

 Yahoo Incorporated non poteva non destare l’attenzione delle più grandi compagnie informatiche di tutto il mondo: dopo l’offerta di Alibaba, è ora giunto il momento di Microsoft Corporation, la quale, secondo una indiscrezione dell’agenzia Reuters, starebbe seriamente considerando la situazione per valutare l’acquisto della compagnia californiana. Che cosa ha intenzione di fare esattamente il colosso creato da Bill Gates? In pratica, la multinazionale di Redmond starebbe cercando con insistenza un nuovo partner commerciale, ma al momento nessuna decisione definitiva è ancora stata adottata e addirittura potrebbe anche non materializzarsi a causa delle divisioni interne che attanagliano l’azienda.

Alibaba Group punta all’acquisizione di Yahoo

 Come cambiano i tempi: appena sei anni fa Yahoo pagava più di un miliardo di dollari per divenire il maggior investitore di Alibaba Group Holding, società informatica cinese: ora, lo stesso gruppo dell’ex Impero Celeste è pronto ad assestare un rilevamento nei confronti del colosso di Sunnyvale. L’ad della stessa Alibaba, Jack Ma, ne è convinto, l’interesse rimane altissimo e sono state superate tutte le questioni politiche e quelle finanziarie. C’è da precisare anzitutto che Yahoo ha appena licenziato il proprio ceo Carol Bartz e che detiene una quota del 40% del gruppo asiatico; l’ascesa di quest’ultimo è stata favorita sicuramente dalla progressiva scalata di potere di Ma fino ai vertici della compagnia che lui stesso ha fondato dodici anni fa.