Piazza Affari perde il 3% travolta dallo tsunami giapponese

 Pesante ribasso per Piazza Affari, che ha chiuso la seduta di borsa con una flessione superiore al 3% dopo lo tsunami finanziario che si è abbattuto sul Giappone. La borsa di Tokyo perde il 7% dopo Bernanke e Pmi cinese ai minimi da 7 mesi, ma l’onda d’urto raggiunge i mercati europei che chiudono la seduta di borsa in profondo rosso. A Milano il FTSE MIB ha perso il 3,06% a 17.008 punti. L’indice è sceso sui minimi da oltre due settimane, tenuto a galla solo dal supporto di 17mila punti.

Piazza Affari accelera su effetto Napolitano-bis

 La nuova ottava sui mercati finanziari sta sorridendo all’Italia, che beneficia della rielezione di Giorgio Napolitano a capo dello Stato. A Piazza Affari l’indice azionario FTSE MIB sale dell’1,93% a 16.065 punti, trainato soprattutto dai titoli finanziari che beneficiano della forte riduzione dello spread. Il differenziale di rendimento tra i titoli di stato italiani a dieci anni e i pari scadenza Bund tedeschi è ora a 285 punti base. Tuttavia, stamattina c’era stato uno spread sotto 280 dopo rielezione Napolitano a capo dello Stato.

Previsioni borse mondiali 2012

 La maggior parte degli analisti finanziari è d’accordo sul fatto che anche nei prossimi mesi la volatilità sui listini azionari globali dovrebbe mantenersi su livelli elevati. Insomma, i timori sui mercaati finanziari dovrebbero proseguire ancora per molto tempo, salvo sporadiche e veloci schiarite come quella di stamattina: la notizia degli aiuti finanziari alla Spagna ha fatto partire a razzo i mercati, che nelle ore successive si sono rimangiati tutti i guadagni della mattinata. Le previsioni per la zona euro restano fosche, a causa dei gravi problemi della periferia.

Ftse Mib: il Dividend Day di oggi a Piazza Affari

 La giornata odierna a Piazza Affari è davvero particolare: si tratta del cosiddetto D-Day, ma la Seconda Guerra Mondiale non c’entra nulla ovviamente, il riferimento è al “giorno dei dividendi” (Dividend Day per l’appunto) che deve essere collegato a quei titoli azionari che fanno parte dell’indice Ftse Mib. Quest’ultimo è infatti composto di solito da quaranta titoli in totale, ma ben ventidue di essi (quindi più della metà) provvederanno a staccare un dividendo che gli azionisti stessi si vedranno accreditare direttamente sul loro conto corrente il terzo giorno lavorativo seguente a quello attuale, ovvero il prossimo 24 maggio. Quali sono gli esempi più interessanti da questo punto di vista?