L’Europa non intende cedere e soprattutto non crede alle parole contenute nel report del Ministro Giovanni Tria: per l’Italia, nell’immediato futuro, sembra proprio esserci la procedura di infrazione.

Cosa ci aspetta con la Manovra 2026? Cosa cambia? Vediamo insieme quali sono i principali ambiti coinvolti e cosa si sta cercando di fare. Il
L’Europa non intende cedere e soprattutto non crede alle parole contenute nel report del Ministro Giovanni Tria: per l’Italia, nell’immediato futuro, sembra proprio esserci la procedura di infrazione.

Il premier Giuseppe Conte ha affrontato diversi argomenti nel corso della sua Conferenza di Fine anno e come ci si aspettava ha toccato alcuni punti cardine collegabili alla manovra: tra di essi quello dell’Iva, sul quale il primo ministro sembra abbastanza certo dell’intoccabilità.

Esprime contentezza per il risultato raggiunto Matteo Salvini, intervistato sul tema manovra da Radio Anch’io, ma non intende fare la figura di colui che prima ha promesso pugno duro e poi ha ceduto. E questo appare palese dalle sue parole.

Nessuna procedura d’infrazione per la manovra: l’Italia conquista all’ultimo momento la libertà da una conseguenza dell’operato governativo che avrebbe potuto avere effetti devastanti sulla nostra economia. La correzione è stata sensibile ed ha portato, se non ancora ad un contesto ottimale, per lo meno a tirare un sospiro di sollievo.

“Non ci siamo ancora“: ha commentato in questo modo la manovra italiana il Commissario Europeo agli Affari Economici Pierre Moscovici, pur sottolineando che qualche passo in avanti è stato fatto.

Saranno i mercati a convincere l’Italia a cambiare il percorso economico che ha deciso di seguire: su questo non hanno dubbi gli esperti di Goldman Sachs e lo hanno espresso attraverso un report dedicato.

Il ministro dell’Economia Giovanni Tria si mantiene fermo sulla sua posizione: i conti italiani sono sotto controllo ed il debito pubblico scenderà. Nessun cambio di posizione è avvenuto in queste ultime settimane.

La manovra non cambia ma il Governo italiano si impegna a mantenere il deficit ai livelli massimi decisi dalla Comunità Europea: è questo il succo della lettera che il Ministro dell’Economia Giovanni Tria ha allegato al Documento programmatico di bilancio aggiornato ieri sera dal Consiglio dei Ministri.

La manovra al momento non si tocca ma c’è dialogo con l’Europa sul tema al fine di soddisfare le richieste della stessa. Così Giovanni Tria commenta la situazione al termine della riunione dell’Eurogruppo nel corso del quale si è invitato, ancora una volta, l’Italia a continuare un dialogo proficuo con la Commissione Europea a proposito dei conti pubblici.

Si fa sempre più probabile l’organizzazione di un nuovo vertice di Governo, forse mercoledì, per preparare la risposta a Bruxelles in merito alla manovra: i partecipanti? Il premier Giuseppe Conte, il ministro dell’Economia Giovanni Tria ed i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Ignazio Visco avverte, parlando di manovra e spread, di quanto sia importante continuare sulla linea delle riforme già intrapresa per evitare quelle “conseguenze gravi” che potrebbero colpire l’Italia e costringere il paese ad un default ed alla conseguente uscita dall’Eurozona. Scenario apocalittico?

In un clima abbastanza teso come quello di questi giorni caratterizzato dalle polemiche in corso tra il Governo Italiano e l’Europa, arriva ancora una volta Mario Draghi a “salvare” la situazioni, ricordando gli impegni di tutti ma mostrandosi positivo sul possibile raggiungimento di un compromesso relativamente alla manovra.

Moody’s non ha pena sulla lingua ed avverte, per voce di Mark Zandy, capo economista di Moody’s Analytics che la manovra che l’Italia sta preparando influenzerà negativamente il rating e non solo. L’ammissione è arrivata nel corso di un’intervista con il quotidiano La Stampa.
