Dexia: l’Ue valuta la compatibilità del salvataggio

 Dexia sta facendo tribolare parecchio i risparmiatori e la sua situazione è sempre più critica: qualche spiraglio per la banca franco-belga lo si intravede grazie soprattutto a Bruxelles, visto che la Commissione Europea si è decisa ad acconsentire alla nazionalizzazione della filiale del Belgio, il secondo istituto di credito di tutto il paese. Volendo essere ancora più precisi, questa nazionalizzazione sarà soltanto a carattere temporaneo, ma quali vantaggi potrà apportare? L’intento dell’Ue è sostanzialmente quello di preservare nel miglior modo possibile la stabilità del sistema finanziario, dunque questa operazione era ormai divenuta necessaria a causa degli ultimi sviluppi della vicenda.

Northern Rock: il governo britannico ha scelto la nazionalizzazione

Il governo britannico salva la Northern Rock Banck dal fallimento. La banca, entrata in crisi a causa della vicenda dei mutui subprime nell’estate scorsa, è stata oggetto di offerte fino al 4 febbraio, termine fissato per il take over. Tra le offerte presentate nessuna però è risultata soddisfacente dal governo che ha quindi annunciato la nazionalizzazione temporanea della banca, definendolo “il male minore”.

Le offerte presentate erano due: la prima, e più accreditata fino al giorno del rifiuto del governo, era quella di Richard Branson, numero uno del gruppo Virgin Money. Dall’altra parte l’offerta presentata da un gruppo di azionisti interno alla banca.

La decisione finale spettava allo Schacchiere britannico, Alistair Darling, il quale già prima di valutare le due offerte aveva anticipato la possibilità della nazionalizzazione, qualora le offerte svalutassero la banca.