Saipem esce dalla lista dei preferiti di Citigroup

 Il titolo Saipem è sotto i riflettori a Piazza Affari, a seguito della notizia di un possibile ribaltone ai vertici della società. E’ stato convocato un consiglio di amministrazione straordinario intorno alle ore 14,30. Il cda potrebbe portare alla clamorosa uscita di scena dell’attuale amministratore delegato Pietro Franco Tali, che si trova al comando dell’azienda petrolifera milanese ormai dall’anno 2000. Non viene esclusa, però, la possibilità di esclusione anche di altri top manager. Intanto, il titolo Saipem è stato escluso dalla lista di titoli preferiti di Citigroup.

Accordo Bp – Rosneft ufficiale

 La nostra anticipazione del weekend ha trovato conferma: Bp ha raggiunto un accordo con la Rosneft per la cessione della sua quota di partecipazione del 50 per cento nella joint-venture russa TnkBp al controvalore di 17,1 miliardi di dollari (al cambio attuale, circa 13,1 mld euro) e una quota del 12,84 per cento nel capitale del colosso russo. Ma vediamo come hanno commentato la notizia i due partner, che ora si apprestano ad avviare una nuova fase della propria attività strategica nel settore energetico in questione.

Accordo Bp – Rosneft su cessione quota in Tnk-Bp

 Bp e Rosneft avrebbero trovato un accoro miliardario che disciplinererà la vendita della quota del 50% che la Bp detiene nella joint venture TnkBp. Alla compagnia britannica dovrebbero andare tra gli 11 e i 16 miliardi di dollari, oltre a una quota tra il 10 e il 20 per cento della società russa. Il consiglio di amministrazione della major si è infatti espresso a favore della cessione alla controparte russa della propria quota nella jv sopra ricordata, attualmente terzo produttore petrolifero russo, dietro Rosneft e Lukoil.

Tenaris promossa da Ubs

 In una giornata (quella di ieri) particolarmente deludente per le azioni di Piazza Affari collegate al settore energetico e, in maniera ancor più specifica, a quello del petrolio, Tenaris riesce a contenere le perdite grazie alle buone notizie giunge sul fronte dei rating. Ubs, nella stessa mattinata, aveva infatti confermato il rating buy, innalzando il target price da 43 dollari a 48 dollari, con un ulteriore apprezzamento della stima del multiplo prezzo / book value a due volte rispetto alle 1,5 volte della stima precedente, giudicata evidentemente troppo conservativa.