Il fondo Elliott Management torna alla carica nel richiedere lo scorporo della rete Telecom forte del documento dell’Agcom in materia, il quale richiede il procedere senza attendere troppo nell’attuare questa decisione, facendo crollare di fatto ogni possibilità di rendere reale il “vecchio” progetto di Vivendi.



Lo scorporo della rete Telecom Italia potrebbe non esserci mai e la decisione dello stop definitivo a questo dossier potrebbe arrivare già nel consiglio di amministrazione del 6 dicembre prossimo. Ci sono diversi fattori che fanno pensare che alla fine il progetto di spin-off non avrà mai luogo. In primis le divergenze tra Telecom Italia e Cdp sulla valutazione della rete. Telecom Italia non si è mai smossa dalla stima di 15 miliardi di euro, mentre l’advisor Deutsche bank, che doveva fornire la stima da parte di Cdp entro fine ottobre, ha sospeso il giudizio.
Il titolo Telecom Italia ha aperto in calo questa mattina a Piazza Affari, in attesa di capire come si evolverà la partita sullo scorporo della rete. Le azioni ordinarie del colosso telefonico italiano mostrano un ribasso dell’1,41% a 0,699 euro. Il titolo ha toccato un minimo intraday a 0,698 euro, scendendo sui livelli più bassi degli ultimi due mesi e mezzo. Secondo indiscrezioni di stampa, in occasione del prossimo consiglio di amministrazione del 9 novembre, Franco Bernabè presenterà un piano molto più dettagliato sullo scorporo della rete.
Giornata di ritracciamento per Piazza Affari, che arriva direttamente vicino a 16100 punti direttamente nella prima ora di contrattazioni, lasciando completamente spiazzati i rialzisti che dopo la chiusura del gap di prezzo speravano di assistere ad ulteriori rialzi.