Previsione spread Btp-Bund estate 2012

 Fino alla scorsa estate in molti nemmeno lo conoscevano, poi improvvisamente è salito alla ribalta a causa del peggioramento della crisi dei debiti sovrani europei, che ha finito per investire anche l’Italia. Stiamo parlando del famigerato spread Btp-Bund, ovvero il differenziale di rendimento tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi sulla scadenza decennale. E’ per tutti il termometro che misura lo stato di salute del paese: quanto più tende a salire, tanto maggiore è la preoccupazione degli investitori sulla tenuta dei conti pubblici del paese.

Come investire dopo summit UE fine giugno 2012

 Giovedì e venerdì scorso i leader dell’Eurogruppo hanno raggiunto un accordo per il salvataggio dell’euro, attraverso una serie di misure tra le quali spicca senza dubbio lo scudo anti-spread. Da ieri, però, un paio di paesi dell’UE-17 (Finlandia e Olanda) hanno fatto sapere di non essere d’accordo sulle modalità operative dello scudo in quanto viene utilizzato il fondo ESM per acquistare i titoli pubblici dei paesi in difficoltà ogni volta che viene raggiunta una determinata soglia critica dello spread. Banche d’affari e agenzie di rating sembrano essere d’accordo sul fatto che sono stati fatti passi in avanti, ma restano delle perplessità.

Come funziona lo scudo anti-spread

 Venerdì alle prime luci dell’alba i leader dell’Eurogruppo hanno approvato una serie di misure di salvataggio della zona euro, da oltre due anni finita nel mirino della speculazione internazionale a causa di un eccessivo indebitamento di alcuni stati membri. Tra le misure più importanti decise dai leader dell’UE-17 spicca il cosiddetto scudo anti-spread, ovvero quel meccanismo che potrà permettere di tenere sotto controllo i rendimenti dei titoli pubblici più esposti alla speculazione dei mercati. E’ nato da un’idea del premier italiano Mario Monti, appoggiato dal premier spagnolo e da quello francese.

Scudo anti-spread approvato dall’Eurogruppo

 Stamattina all’alba i leader europei hanno trovato l’accordo necessario per il salvataggio della zona euro dopo 13 ore di trattative serrate, che avevano visto di fronte il blocco dei paesi periferici (appoggiati dalla Francia di Patrice Hollande) e quello dei paesi nordici (capitanati dalla Germania del cancelliere Anngela Merkel). La proposta italiana dello scudo anti-spread era stata bocciata più volte dai tedeschi, ma anche qualche esponente della BCE aveva fatto intendere che non era possibile concretizzare l’idea in quanto si infrangeva il mandato dell’istituto centrale europeo. Monti, appoggiato da Spagna e Francia, si è battuto con decisione fino all’ultimo.