Ita-Lufthansa, più dure le richieste europee

Ita e Lufthansa incontrano ancora problemi per quel che concerne il via libera al loro accordo da parte dell’Antitrust europeo. A differenza di quello che si era pensato inizialmente, le modifiche non sarebbero sufficienti.

Ita ancora in alto mare?

Forse il cambiamento di deadline può rivelarsi risolutore in questa situazione. Dato che l’ultimo incontro del ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti con Margarethe Vestager non sembra essere andato nei migliori dei modi. Qualcosa intuibile dalla mancanza delle consuete formule di rito posto incontro e dalla laconicità con la quale si è espresso il ministro italiano a margine.

Giorgetti al semplicemente confermato che Ita ha ribadito la propria posizione alla Commissione europea e che attenderà la decisione del prossimo luglio. Ora, alla deadline mancano due mesi e nel caso ci fosse bisogno di miglioramenti questi possono essere apportati. Dov’è il problema? Differentemente da come si era inteso una settimana, fa i pacchetti non sarebbero considerati sufficienti.

Parliamo ovviamente dei cambiamenti presentati in merito agli slot e alle rotte sia sul breve che sul lungo raggio. E ovviamente per quel che concerne Linate. Lo scalo milanese rimane uno dei punti più controversi dell’intera questione. È quello che fa scaturire più dubbi sul rispetto della concorrenza.

Alla consegna delle modifiche Lufthansa si era detta molto soddisfatta e indiscrezioni volevano che anche Bruxelles avesse ritenuto valido l’approccio dei due vettori. Ora la situazione sembrerebbe essere diversa. Non fa ben sperare il fatto che sia praticamente occorso un niente di fatto dopo due incontri del responsabile del Mef in 15 giorni con la responsabile della concorrenza.

Cambiamenti ancora migliorabili

A quanto pare, non sarebbe stato ritenuta sufficientemente rilevante la messa a disposizione di slot ad altre compagnie. È come se si stesse cercando un nome più importante in tal senso. Allo stesso tempo vi sarebbe da risolvere il nodo dei voli a breve raggio tra l’Italia e l’Europa centrale non che quello delle tratte a lungo raggio.

Soprattutto per ciò che concerne quest’ultimo il congelamento di due anni dell’alleanza tra Ita e Lufthansa non convince troppo. Ovviamente in materia di concorrenza, dato che Lufthansa in quel particolare settore può contare sulla joint venture con Air Canada e United Airlines. Si ha paura che comunque possa venire a mancare un giusto approccio concorrenziale.

Ita e Lufthansa sembrerebbero essere disposte a fare qualsiasi cosa per portare a casa una fusione così importante. Soprattutto il vettore italiano che avrebbe bisogno dell’accordo per poter migliorare in modo importante la sua stabilità economica. Da Bruxelles sottolineano che c’è ancora tempo e che vettori dovrebbero forse avere un po’ più di volontà.