Oltre i 5000 euro solo assegni non trasferibili, dopo tale soglia occorrerà specifica richiesta

In applicazione dell’ articolo 49 del Decreto legislativo 231 del 21 novembre 2007, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno del riciclaggio, da mercoledì 30 aprile scattano importanti novità per gli assegni bancari e circolari, ma anche per i libretti di risparmio. Scenderà da 12.500 a 5.000 euro il limite per il trasferimento di contante, assegni al portatore e libretti. Si scende, di regola, a 2mila euro se il trasferimento avviene invece tra soggetti che svolgono attività di incasso e trasferimento fondi (i money transfer ). Ed è sempre 5mila euro la soglia per poter emettere assegni trasferibili, cioè che si possono girare ad altri. Le banche e le Poste dovranno rilasciare blocchetti di assegni già muniti della clausola “non trasferibile”. Quindi gli assegni non saranno più trasferibili? Assolutamente no, solamente le banche da domani forniranno “in automatico” solo quelli “non trasferibili”.


Per ottenere assegni “liberi”, ovvero liberamente trasferibili con girata, sarà necessario farne esplicita richiesta e pagare una tassa di 1,5 euro per assegno (che incasserà il fisco), per quanto riguarda i vecchi libretti potranno ancora essere usati, ma per importi pari o superiori a 5.000 euro è necessario inserire, a penna, la clausola di “non trasferibilità”. Inoltre, per ogni girata, sarà necessario indicare sul retro, il nome e il codice fiscale del «girante» (della persona fisica o, nel caso di società, della società stessa). Potranno essere incassati senza problemi gli assegni ricevuti in pagamento ed emessi prima del 30 aprile. Tutte regole che valgono anche per gli assegni circolari, per quelli postali e per i vaglia. Per quanto riguarda i libretti al portatore invece, la data di domani segna la loro fine: entro il 30 giugno 2009 quelli vecchi dovranno essere chiusi e quindi incassare la somma; in alternativa prelevare i soldi in eccesso ai 5000 euro o trasformarlo in libretto nominativo.

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