Contanti all’estero: oltre 10mila euro è obbligatoria la dichiarazione

Trasportare denaro da uno Sato all’altro non è più semplice come una volta. Dal 1° gennaio 2009, infatti, è entrato in vigore il Dlgs 195/08 che stabilisce che chi decide di portare una certa somma di denaro dentro e fuori dall’Unione Europea deve dichiarare tale somma. Nello specifico il decreto, emanato in attuazione del ragolamento comunitario 1880/2005, prevede che chiunque intenda andare all’estero con somme di denaro di importo pari o superiore ai 10 mila euro ha l’obbligo di rilasciare una dichiarazione all’Agenzia delle dogane, o in alternativa ad una banca, un ufficio postale o alla Guardia di Finanza.

Oltre i 5000 euro solo assegni non trasferibili, dopo tale soglia occorrerà specifica richiesta

In applicazione dell’ articolo 49 del Decreto legislativo 231 del 21 novembre 2007, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno del riciclaggio, da mercoledì 30 aprile scattano importanti novità per gli assegni bancari e circolari, ma anche per i libretti di risparmio. Scenderà da 12.500 a 5.000 euro il limite per il trasferimento di contante, assegni al portatore e libretti. Si scende, di regola, a 2mila euro se il trasferimento avviene invece tra soggetti che svolgono attività di incasso e trasferimento fondi (i money transfer ). Ed è sempre 5mila euro la soglia per poter emettere assegni trasferibili, cioè che si possono girare ad altri. Le banche e le Poste dovranno rilasciare blocchetti di assegni già muniti della clausola “non trasferibile”. Quindi gli assegni non saranno più trasferibili? Assolutamente no, solamente le banche da domani forniranno “in automatico” solo quelli “non trasferibili”.