Brexit, meno uno al referendum

Leave Remain? Mancano ventiquattro ore scarse al referendum che sancirà la possibile uscita della Gran Bretagna dall’Ue, o ne decreterà la permanenza. I mercati finanziari vivono con estrema cautela questa vigilia.

Flessibilità, Ue in soccorso dei migranti?

L’Ue potrebbe concedere margini finanziari così da sopperire alla crisi dei migranti: la Commissione europea applicherà la flessibilità alle spese per i rifugiati dal momento che si tratta di una situazione di eccezionalità.

Cipro rating tagliato a CCC+ da S&P

 Non sono solo i PIGS a creare problemi alla stabilità finanziaria della zona euro. Ora anche la piccola isola di Cipro, che conta meno di un milione di abitanti e che da otto anni è membro dell’Unione europea, rischia di finire in bancarotta. La Repubblica di Cipro è stata bocciata da Standard & Poor’s, che ha tagliato il rating a CCC+ dalla precdente valutazione di B. L’outlook resta negativo, per cui nei prossimi trimestri potrebbe esserci un nuovo downgrade in caso di peggioramento della crisi.

L’Ue vara ufficialmente l’European Stability Mechanism

 La Cina è decisamente più vicina al continente europeo: l’eurozona ha appena firmato il trattato che prevede l’introduzione dell’European Stability Mechanism (Esm), il fondo salva-Stati permanente, ma fa sicuramente notizia anche l’annuncio del premier cinese Wen Jiabao circa il rafforzamento della partecipazione del suo paese a questi meccanismi. La piena funzionalità dell’Esm è prevista per il prossimo 1° luglio, anche se bisogna precisare che molti dettagli potranno essere rivisti da qui al prossimo mese. In effetti, è stato stabilito anche che la forma finale del fondo potrebbe essere rivista il 1° marzo, anche se per il momento si conosce nel dettaglio la dotazione finanziaria (500 miliardi di euro), con la possibilità di incrementare il totale grazie al contributo della Germania.

L’UE aumenta i fondi del FMI di 150 mld

 L’Eurogruppo straordinario dei ministri finanziari dei 17 Paesi di Eurolandia ha deciso di erogare la somma di 150 miliardi di euro per il Fondo monetario internazionale di Washington (Fmi), il quale a sua volta utilizzerà questa somma per concretizzare iniziative a sostegno della moneta unica. La Germania sarà il principale contributore mentre l’Italia parteciperà con una somma proporzionale alla sua quota di partecipazione al Fondo di Washington in 23,48 miliardi di euro. Il nostro Paese tra l’altro, viste le ultime vicissitudini economico finanziarie, potrebbe essere uno dei primi beneficiari degli interventi del FMI. Il risultato di 150 miliardi é ancora insufficiente, si potrà raggiungere la quota prevista di 200 miliardi solo con il contributo di altri paesi extraeuropei, ai quali si é rivolto l’Ecofin:

Unione fiscale dell’Ue e firewall finanziario

 A non essere intenzionata a lasciare morire di “morte naturale” l’euro sembra essere, tra gli altri, soprattutto Angela Merkel: con la “Fiskalunion”, che il cancelliere chiama “Unione di stabilità“, sarebbe introdotta una certa disciplina nonchè intervento da parte dell’UE negli affari interni degli Stati sovrani. I Greci possono già testimoniare di questo tipo di intervento, con i Commissari UE presenti in ogni Ministero da quando la situazione di austerità ellenica é stata resa pubblica. Un’idea non condivisa in tutto e per tutto dalla Francia, dove il deputato di sinistra Jean-Marie Le Guen si oppone a un accordo in tal senso tra il Presidente Nicolas Sarkozy e Merkel. In questo contesto dovrebbe inserirsi l’Italia, una delle maggiori economie trainanti Eurolandia.

Barroso: la crisi UE é sistemica

 Commissione ed eurogruppo dovranno rafforzare la sorveglianza sui paesi dell’Eurozona sotto procedura per deficit eccessivo, é questo quello che ha sottolineato il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso confermando che presenterà una proposta tra meno di dieci giorni.  Le ‘finanziarie’ nazionali dovranno essere esaminate e valutate prima di adottare gli idonei strumenti o emendamenti da applicare nel corso dell’anno. La proposta della Commissione Ue sugli Eurobond sarà quindi presentata prima della fine dell’anno, ha annunciato il presidente parlando alla plenaria di Strasburgo.

Ue: in Italia crescita bloccata

 Insieme alla crisi di governo l’Italia dovrà far fronte anche ai problemi economici: nel 2012 si prospetta una crescita quasi azzerata con un incremento del Pil limitato allo 0,1% (rispetto al +1,3% stimato solo la scorsa primavera), che salirà al +0,7% nel 2013. Questa scarsa performance non permetterà di raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio sebbene nel 2012 il deficit pubblico calerà al 2,3% del Pil. Secondo le ultime previsioni economiche d’autunno ci sarà ancora un passivo dello 0,5%. Mentre molti leader europei sembrano essere pessimisti circa la situazione politica e finanziaria dell’Italia, c’è qualcuno che mostra una vena più ottimista: il presidente Barack Obama afferma:

Pensioni, le nuove regole in Europa

 Sul sito dell’Inps, è facile notare come In Italia sia possibile andare in pensione con due sistemi: per anzianità e per vecchiaia. In pratica chi ha maturato 35 anni di contributi, grazie alla pensione di anzianità, può andare in pensione anche prima dei 60 anni. Comportano quindi la possibilità, raggiunto un tot di anni di contributi, di uscire dal lavoro a un’età anticipata rispetto a quella della pensione di vecchiaia. Questo succede fino ad oggi, per il futuro infatti sono previste delle modifiche: ieri il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, pressato dall’Europa, ha aperto alla possibilità di eliminare definitivamente il sistema di anzianità, uniformarsi all’Europa e portare l’età pensionabile a 67 anni.

Grecia pronta a tutto: ma non é il capro espiatorio

 Il Governo greco é pronto a tutto per superare questo periodo di crisi e ridare lustro all’antico Paese, ma allo stesso modo ci tiene a sottolineare che della questione ellenica non si faccia un “capro espiatorio” dell’Area dell’euro. Atene non è il problema centrale, in quanto detiene solo il 3 per cento del debito pubblico della zona, come ha affermato il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos in un discorso in questi giorni a Washington, smentendo anche la notizia riportata da alcuni quotidiani secondo cui sarebbe stata presa in considerazione un default ordinato con un ‘haircut’ del 50% per i creditori. Il governo quindi si dichiara pronto a prendere le iniziative necessarie, qualsiasi costo politico occorra, ma non vuole che si indichi la Grecia come l’origine di tutti i mali.

L’UE dice no agli Eurobond

 La situazione decisamente preoccupante che sta attanagliando i mercati finanziari aveva aperto la Commissione europea all’idea di emettere eurobond per tentare di fermare queste turbolenze. La posizione del Presidente dell’Unione Europea, Herman Van Rompuy, é stata quella di un secco no. Per quanto riguarda l’introduzione della cosiddetta Tobin Tax sulle transazioni finanziarie, il Presidente della Ue ha sottolineato che a livello europeo c’è una posizione favorevole nonostante sul tema ci sia un intenso dibattito.

UE stanzia 7 mld: 53 bandi disponibili

 Da qui al prossimo mese di novembre del 2011, sul sito Internet dell’Unione Europea, saranno pubblicati ben 53 bandi finalizzati al sostegno dell’innovazione attraverso la ricerca. La dotazione finanziaria di tutti questi bandi ammonta a ben 7 miliardi di euro, ed è a valere sul Programma Quadro dall’anno 2007 all’anno 2013.