L’UE dice no agli Eurobond

 La situazione decisamente preoccupante che sta attanagliando i mercati finanziari aveva aperto la Commissione europea all’idea di emettere eurobond per tentare di fermare queste turbolenze. La posizione del Presidente dell’Unione Europea, Herman Van Rompuy, é stata quella di un secco no. Per quanto riguarda l’introduzione della cosiddetta Tobin Tax sulle transazioni finanziarie, il Presidente della Ue ha sottolineato che a livello europeo c’è una posizione favorevole nonostante sul tema ci sia un intenso dibattito.

Fondi strutturali bloccati e tassa transazioni finanziarie, la proposta

 Un monito severo é quello che si cela dietro la proposta di Sarkozy e della Merkel, il primo ministro francese e il cancelliere tedesco, propongono al presidente dell’Ue, Herman Van Rompuy, di sospendere i fondi strutturali ai Paesi della zona euro che non riducono i loro deficit. Un’altra delle conclusioni principali del vertice Sarkozy-Merkel 1 è la proposta di una tassa sulle transazioni finanziarie in sede europea già dal mese prossimo. Il parlamento europeo non si mostra contrario a una mossa di questo tipo e la maggioranza ha già espresso il suo favore lo scorso 16 Marzo 2011.  Germania e Francia sin da subito hanno sostenuto anche questa proposta.

Tassa sulle transazioni finanziarie, UE: adottarla “senza ritardi”

 Nel caso in cui non si riuscisse a trovare un consenso a livello globale sulla proposta di tassare le transazioni finanziarie (TTF), l’Unione Europea dovrebbe andare avanti da sola. Così si è espresso il Parlamento europeo in una risoluzione precisando che la TTF va adottata ”senza ulteriori ritardi”. Soddisfazione è stata espressa da Campagna zerozerocinque, associazione da anni impegnata su questo versante, alla notizia della risoluzione approvata dai parlamentari europei a larga maggioranza (529 favorevoli e 127 contrari). In particolare, il Parlamento europeo si è espresso su un rapporto su meccanismi finanziari innovativi presentato nelle Commissioni competenti nei mesi scorsi. Il documento era stato firmato dalla parlamentare greca Anni Podimata e sosteneva con forza la necessità di introdurre una TTF su scala globale, o, in caso di mancato consenso, almeno in Europa. I deputati si sono espressi anche su un secondo rapporto, presentato dalla parlamentare francese Eva Joly e dedicato alla necessità di migliorare le entrate fiscali, di combattere l’evasione fiscale e le pratiche fiscali dannose. Anche in questo secondo caso la TTF è stata trattata come misura positiva per frenare le operazioni finanziarie meramente speculative e per generare reddito.